La dirigenza nella scuola dell’autonomia

Il negoziato sul rinnovo contrattuale dei dirigenti scolastici, in corso all’Aran, ha aperto, nelle ultime settimane, spazi di approfondimento e di riflessione  sulla figura professionale del dirigente nella scuola dell’autonomia. In questo contesto, di opinioni e contributi sulla figura dirigenziale nella scuola (tema che ha  trovato spesso più spazio nelle cronache che nelle sedi di confronto politico) pubblichiamo una mail giunta alla segreteria nazionale, che offre interessanti spunti di riflessione su un tema molto aperto.

La modalità autoritaria di direzione scolastica è incompatibile con l’istituzione educativa

La funzione del dirigente scolastico nell’attuale società complessa intreccia responsabilità amministrative di datore di lavoro (senza esserlo) e la dimensione educativa che richiede ascolto, attenzione, dialogo e positive relazioni nella comunità educante.

Il modello organizzativo della leadership distribuita impegna il dirigente scolastico nel conferire identità ed autonomia alla scuola che dirige.

Al centro del sistema deve sempre restare la scuola: gli studenti che crescono, apprendono, acquisiscono e sviluppano nuove competenze, preparandosi ad essere cittadini e lavoratori.

I molteplici compiti del dirigente, che comprendono l’organizzazione degli spazi, il clima di accoglienza e di relazione, le complesse norme della sicurezza, la gestione amministrativa delle risorse, lo rendono un ‘primus attore’ nel sapere intrecciare le differenti dimensioni, strettamente connesse con il ruolo e la funzione, che si caratterizza per lo stile efficace ed efficiente che fanno della scuola, un corpo vivo, presidio di democrazia e di partecipazione.

La professione docente ha già in sé tutte le caratteristiche per formare la “teacher leadership”, che delinea il compito del docente educatore, che si prende cura dei suoi alunni, li guida, li accompagna, li stimola guardando tutti e osservando ciascuno. In tal modo, diventa artefice di una profonda e significativa relazione educativa, garanzia per il successo formativo nella scuola educante ed orientante.

La centralità pedagogica della scuola assegna, conseguentemente, alla leadership dirigenziale una specifica connotazione di ‘leader educativo’, corroborata da coraggio, ottimismo, realismo, coerenza, impegno, capacità di gestire le risorse e risolvere i problemi, con un riconosciuto ‘appetito di apprendimento’.

Con la metafora dell’orchestra che rende i musicisti attori e protagonisti, il direttore è chiamato a svolgere il delicato ed esaltante compito di coordinamento dell’orchestra senza direttore, che diffonde la responsabilità tra i partecipanti quale garanzia di successo.

Creare per sentirsi azionisti nell’impresa della scuola educante ed autonoma costituisce l’impegno primario del dirigente, che guida una comunità, complessa e variegata, dove il ruolo di ogni componente ha sempre una connotazione educativa per il miglior bene dello studente che cresce, diventa uomo, apre i suoi occhi al vero e scopre la dimensione dei valori.

[Mail siglata – Zeno]


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