La “Carta d’identità” del personale della scuola

Oggi alle tante tensioni che vive il mondo della scuola se ne aggiunge una in più: quella delle pensioni. Entro il 2015 l’età media degli insegnanti passerà dagli attuali 48 anni e mezzo a 54 anni e 4 mesi. La percentuale degli insegnanti con più di 50 anni salirà dall’attuale 45% al 58% nel 2010. Nel 2015 saranno ben il 71% del totale. Nel frattempo scompariranno i giovani. Fra dieci anni solo l’1,7% degli insegnanti avrà un’età inferiore a 35 anni e un insegnante su 10 avrà 60 anni o più. E’ quanto rileva una ricerca realizzata dalla Uil Scuola.

In cinque anni 22 mila posti di ruolo in meno nella scuola italiana
In crescita il tasso di precarietà (+ 4,5)
Assunzioni a tempo determinato per il 15% del corpo docente

Nell’ultimo quinquennio i docenti a tempo indeterminato sono diminuiti, in numero assoluto e in percentuale, nonostante le immissioni in ruolo del 2001/2002, passando dai 722.381 docenti stabili del 1999/2000 ai 706.674 del 2003/2004, portando il tasso di precarietà dal 10,97% di cinque anni fa al 14,32% dell’anno scorso.
Secondo le nostre proiezioni , se si considera l’anno in corso, la situazione peggiora ulteriormente. Se si pendono in considerazione i pensionamenti, nonostante le 12.500 immissioni in ruolo, gli insegnanti stabili scendono a 699.674, ed il tasso di precarietà sale al 15,53%. Un insegnante su sei viene assunto ad anno già iniziato e licenziato al termine delle lezioni, senza garanzie di continuità didattica per gli allievi nell’anno successivo.
Dall’analisi condotta dalla UIL Scuola emerge che sono soprattutto la scuola primaria e la scuola media a far registrare le flessioni più significative: 11 mila docenti di ruolo in meno nella primaria, 12 mila nella secondaria di primo grado.
Analizzando gli altri ordini di scuola, vediamo che il fenomeno è più contenuto per la scuola dell’infanzia (- 1.043 posti rispetto al 1999/2000); in leggera controtendenza la scuola secondaria superiore (+ 1.356) e tra il personale educativo (+ 315).

Tabella 1: docenti di ruolo nell’ultimo quinquennio e proiezioni UIL Scuola per il 2004/2005

L’80% dei docenti nella fascia tra gli 11 e i 30 anni di anzianità di servizio.
Raggiunge i cinque anni di contributi l’1% degli insegnanti
Solo l’8% ha i requisiti per la pensione

Il conto annuale del tesoro dell’anno 2004 ci presenta questi dati relativi al personale docente a tempo indeterminato in servizio nell’anno 2002.: risulta evidente che i “giovani” sono quasi inesistenti, collocandosi sotto l’1% la percentuale complessiva di coloro che hanno un’anzianità fino a 5 anni: le immissioni in ruolo effettuate in quell’anno hanno evidentemente riguardato “precari di lungo corso”, che hanno ottenuto consistenti riconoscimenti di anzianità pregressa.
La stessa valutazione va fatta per la fascia successiva, quella tra i 6 e i 10 anni di anzianità, che complessivamente supera di poco il 9% (ma è intorno al 5% per la scuola secondaria di 1° e 2° grado).
L’81,54% dei docenti “di ruolo” è situato nella fascia di anzianità tra gli 11 e i 30 anni, ben al di sotto dei limiti previsti dalle attuali regole per ottenere la pensione sia di anzianità che di vecchiaia.
Solo l’8% complessivo è vicinissimo o ha raggiunto tali requisiti, percentuale che si riduce a circa il 3,5% per le insegnanti della scuola dell’infanzia e che sale al 10,2% per la scuola secondaria di primo grado.

Tabella 2: Anzianità di servizio docenti a Tempo Indeterminato – anno 2002

‘Over cinquanta’ metà degli insegnanti italiani
Alle superiori solo uno su dieci è sotto i quaranta
Dopo la laurea ci vogliono almeno otto anni per entrare in ruolo

Rispetto all’età anagrafica, risulta di immediata evidenza che circa il 50% di tutti i docenti ha superato i 50 anni (nella scuola secondaria di primo grado si arriva al 62,7%).
Nella scuola dell’infanzia e nella primaria esiste un apprezzabile numero di giovani sotto i 35 anni (rispettivamente il 6,37% e il 10,16%), mentre nella scuola secondaria tale presenza si riduce notevolmente (2,37% nel 1° grado e 2,59% nel secondo grado): se consideriamo una età media di conseguimento della laurea verso i 27 anni, possiamo dedurre che ci vogliono come minimo altri 8 anni per ottenere una cattedra stabile nella scuola.
Circa il 14% dei docenti ha più di 57 anni: teoricamente rientra nei requisiti di età per la pensione di anzianità mentre, come abbiamo visto nella tabella precedente, solo poco più dell’1% dei docenti ha il requisito di oltre 35 anni di servizio, quindi tale possibilità resta, appunto, meramente teorica.
Con riguardo all’età media, notiamo che al di sopra della stessa (poco più di 48 anni e mezzo), si situano i docenti della scuola secondaria di 2° grado (di 1 anno circa) e, ancor più, quelli della secondaria superiore (2 anni circa), mentre i docenti della scuola dell’infanzia sono di un anno al di sotto e di due anni i docenti della scuola primaria.

Tabella 3: docenti con contratto a tempo indeterminato per fasce di età

I maestri italiani tra i più anziani d’Europa
Ma la media resta per tutti quella dei 40-49 anni

I dati si riferiscono all’anno 2000, riportati nell’ultimo rapporto EUROSTAT pubblicato nel 2002: rispetto alla media europea i nostri insegnanti della scuola primaria sono sensibilmente più anziani: i giovani sotto i 30 anni sono il 12,8% nella U.E. e solo il 4% in Italia, salendo nelle altre fasce di età sopravanziamo sempre di qualche punto i dati medi europei.
In assoluto abbiamo meno insegnanti di tutti nella fascia più giovane, siamo alla pari del Lussemburgo in quella più anziana (ma questo paese ha ben il 28,2% di insegnanti sotto i 30 anni), Svezia e Germania hanno una percentuale di over 50 superiore alla nostra.
Il Belgio ha il maggior numero di insegnanti sotto i 39 anni (53,1%), mentre la Germania ha quello maggiore sopra i 40 (72,1%)
In generale vediamo che in tutti i Paesi, con l’eccezione della Svezia e della Germania verso l’alto, e del Belgio e della Finlandia verso il basso, il numero maggiore di insegnanti è addensato nella fascia 40-49 anni.

Tabella 4: ripartizione degli insegnanti europei per fasce di età (scuola primaria)

Prof trentenni al liceo? È un miraggio per il nostro Paese
Nella UE gli insegnanti di ruolo più giovani sono portoghesi e spagnoli

Rispetto ai parametri europei, nella scuola secondaria, si evidenzia ancor più la mancanza di giovani under 30: siamo soltanto allo 0,1%, sideralmente distanti dal 23,8% del Portogallo, ma anche dal 12% circa di Spagna, Lussemburgo, Belgio, Francia e Svezia; inoltre deteniamo il record europeo degli over 50: ben l’88,1%.
Ci distacchiamo ancor più che nella scuola primaria rispetto alla media dell’Unione: i nostri insegnanti over 50 rappresentano il 43% del totale, rispetto al 34% comunitario; poco più numerosi di noi, in questa fascia, sono gli insegnanti svedesi (44,8%) e tedeschi (44,9%).
Anche per gli insegnanti della secondaria la fascia prevalente di addensamento è quella tra i 40 e i 49 anni, con l’eccezione, al ribasso, di Portogallo, Spagna e, al rialzo, in Francia, Finlandia, Svezia e Germania.

Tabella 5: ripartizione degli insegnanti europei per fasce d’età (scuola secondaria)

ATA: i giovani assunti sono solo il 2%
La metà del personale ha tra i 36 e i 49 anni

Il personale Amministrativo, tecnico ed ausiliario è mediamente più anziano, in età, del personale docente: solo il 2,23% ha meno di 35 anni ed il 21,25% ha più di 57 anni.
I Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) sono per quasi il 60 % sopra i 50 anni, così come il 54,16% dei Collaboratori scolastici; gli Assistenti Tecnici ed Amministrativi si collocano invece in maggioranza (52,44%) sotto la soglia del cinquantesimo anno.
Il dato complessivo che emerge dalla ricerca UIL Scuola è che complessivamente la media è di circa 50 anni: gli Assistenti un poco al di sotto, i collaboratori e i DSGA un poco al di sopra.

Tabella 6: Personale ATA a Tempo Indeterminato per fasce di età

Dirigenza: nella scuola per il 70% supera i 56 anni
In futuro molte ‘presidenze vuote’

Per trovare tracce numericamente significative di giovani, bisogna partire da un’età di 42 anni: al di sotto di questa età ci sono soltanto il 2,35% di Dirigenti scolastici. Se si pensa che l’età media dei manager della aziende private è intorno ai 40 anni, il dato fa riflettere.
E’ oltre la soglia dei 56 anni circa il 70% dei dirigenti della secondaria di 2° grado, mentre per la scuola di base questo dato si assesta al 48%.
E’ facile prevedere che, nel prossimo futuro, si avranno molte “presidenze vuote” , perché le 1500 immissioni in ruolo effettuate quest’anno attraverso i concorsi riservati hanno lasciato comunque liberi più di 2.600 posti, il concorso ordinario appena bandito per ulteriori 1500 posti, per i suoi meccanismi selettivi nella valutazione dei punteggi, non potrà che favorire l’ingresso di nuovi anziani incamminati verso la pensione.

Tabella 7: dirigenti scolastici per fasce di età

Istruzione: cresce la presenza femminile
Solo il 5% di maestri nella scuola primaria

Che la scuola sia “donna” è un luogo comune, ma l’evidenza delle cifre e l’analisi del trend degli ultimi anni lo conferma decisamente:

  • nella scuola dell’infanzia le donne sono praticamente la totalità;
  • nella scuola primaria il “signor maestro” è praticamente sparito ( meno del 5%);
  • nella scuola secondaria di 1° grado avanza la femminilizzazione che ormai supera i ¾ dei posti disponibili;
  • nella secondaria di secondo grado siamo ormai vicini al 60%, mentre è ancora bassa, seppure in crescita, per il personale educativo (19,59%).

Per la dirigenza, come in tutti i posti analoghi nel nostro paese, la presenza femminile è decisamente più bassa, ma il trend è in costante crescita di 1 punto percentuale all’anno: nella scuola di base ci si avvicina al 48%, in quella secondaria di 2° grado al 25%.
Anche tra il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario la presenza femminile è maggioritaria situandosi bel al di sopra del 60% per tutte le figure professionali, compresi i Direttori dei Servizi, che registrano il 62,81% di donne.

 

DOCENTI DIRIGENTI A.T.A.
anni mat. elem med sup educ dir base dir sup coll ass dsga
99/00 99,63 94,82 74,04 57,20 15,70 43,96 21,50 57,14 60,90 61,56
00/01 99,62 95,00 74,07 57,31 16,64 44,92 22,64 60,12 60,86 60,59
01/02 99,54 95,18 74,78 58,59 18,65 45,82 23,78 60,70 61,57 61,08
02/03 99,54 95,30 75,09 58,85 18,75 46,38 24,43 60,97 61,77 61,86
03/04 99,57 95,38 75,48 59,18 19,59 47,20 24,86 61,34 62,02 62,81

 

Tabella 8: tassi di femminilizzazione

Al femminile l’insegnamento in Europa
Nella scuola dell’obbligo primato italiano per le professoresse

I dati Eurostat pubblicati nel 2002 ci presentano una fotografia della femminilizzazione dell’insegnamento in Europa che ci vede primatisti, in quanto a presenza femminile, nella scuola primaria (95%) e in quella secondaria di 1° grado (73%).
Nella scuola secondaria di 2° grado siamo secondi solo al Portogallo (67%).
In particolare siamo di 16 punti sopra la media europea nella primaria, di 13 nella secondaria inferiore e di 9 nella superiore.
Gli uomini sono decisamente minoranza nelle scuole primarie di tutta Europa, resistono come maggioranza nella scuola secondaria di primo grado solo in Lussemburgo ed Olanda, mentre la scuola secondaria di 2° grado vede mediamente una proporzione del 50%, con punte di prevalenza maschile in Danimarca, Olanda e Lussemburgo.

Tabella 9: femminilizzazione in Europa

Docenti: l’età media si alza progressivamente

Il raffronto dei vari anni scolastici, nel quinquennio 1999/2004, mostra che, complessivamente, l’età media si è alzata di circa un paio di anni.
Nell’ultimo anno, in mancanza di immissione di “forze fresche” la crescita è ripresa “fisiologicamente” di circa 1 anno.

Tabella 10: andamento dell’età media docenti

Personale Ata: età media in costante aumento

Un andamento analogo a quello dei docenti riguarda l’invecchiamento medio del personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario: una leggera “frenata” nel 2001-2002 per le nuove assunzioni, e immediatamente dopo una ripresa dell’innalzamento dell’età media abbastanza consistente.

Dirigenti: l’età media sfiora i 60 anni

L’andamento dell’innalzamento dell’età media dei Dirigenti Scolastici non ha beneficiato dell’immissione nei ranghi dei vincitori del concorso riservato: l’invecchiamento si presenta costante nel tempo

Tabelle 11 e 12: andamento dell’età media personale ATA;  andamento età media Dirigenti Scolastici

Docenti: rarissimi i ventenni di ruolo,
dimezzati i trentenni, in calo i quarantenni
crescono i cinquantenni, raddoppiano i sessantenni

Il quadro complessivo dell’invecchiamento dei docenti mostra una realtà del nostro sistema dell’istruzione di progressivo avvicinamento alle fasce d’età più alte.
La classe di età fino a 25 anni, è praticamente scomparsa (0,06%); quella da 26 a 30, già esigua, si è più che dimezzata (dal 2,02% allo 0,94); gli insegnanti tra i 31 e i 40 anni sono diminuiti di oltre il 5% (dal 20,75% al 15,29%), così come la fascia tra i 41 e i 50 (dal 44,47% al 39,04%).
Cresce oltre l’11% la fascia tra i 51 e i 60 anni, e praticamente raddoppia il numero di ultrasessantenni (dal 2,8% al 4,05%).

In appendice sono riportati analiticamente i dati per le varie categorie di docenti e quelli complessivi ed analitici della altre figure professionali.

Tabella 13: invecchiamento dei docenti complessivamente considerati

Come cambierà l’età media del personale della scuola
Le proiezioni UIL Scuola per il 2010 e 2105

Nei prossimi dieci anni, con le regole attuali assisteremo ad un invecchiamento progressivo del personale della scuola, in particolare degli insegnanti.
Questo fenomeno ha una duplice origine:

  • Da un lato il forte spostamento in avanti dell’età dei nuovi assunti: ormai è praticamente impossibile accedere stabilmente alla professione di insegnante prima dei 35/37 anni;
  • L’altro elemento essenziale è rappresentato dalla riforma delle pensioni; sia l’innalzamento dell’età minima a 60 anni a partire dal 2008, sia la graduale introduzione di nuovi sistemi di calcolo (dal 2010 in poi molti vedranno la pensione calcolata secondo il sistema misto contributivo/retributivo, con un abbassamento del valore della pensione) determineranno un allungamento sostanziale della vita lavorativa.

In particolare possiamo rilevare che:

  1. L’età media degli insegnanti passerà dagli attuali 48 anni e mezzo a 54 anni e 4 mesi;
  2. La percentuale degli insegnanti con più di 50 anni salirà dall’attuale 45% al 58% nel 2010, con un ulteriore innalzamento al 71% nel 2015.
  3. Scompariranno i giovani: nel 2015 solo l’1,7% degli insegnanti avrà un’età inferiore a 35 anni;
  4. Un insegnante ogni 10 avrà 60 anni o più;
  5. Mentre oggi gli insegnanti in età avanzata sono rimasti in servizio per scelta individuale, quindi fortemente motivati e preparati, nel tempo avremo insegnanti anziani costretti a rimanere in servizio controvoglia dalle norme di legge o da esigenze di carattere economico individuale.

Tabella 14: invecchiamento docenti – proiezioni 2010 – 2015

APPENDICE

 invecchiamento docenti scuola infanzia

 invecchiamento docenti scuola primaria

 invecchiamento docenti scuola secondaria di primo grado

 invecchiamento docenti scuola secondaria di secondo grado

 invecchiamento personale ATA complessivo

 invecchiamento collaboratori scolastici

 invecchiamento assistenti tecnici ed amministrativi

 invecchiamento Direttori Servizi Generali e Amministrativi

 invecchiamento Dirigenti Scolastici totali

 invecchiamento Dirigenti Scolastici scuola di base

 invecchiamento Dirigenti Scolastici scuola secondaria di secondo grado

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