Per gli ATA un cambio di passo e nessun tavolo

Le emergenze ATA non derivano da una catastrofe naturale ma dalla catastrofica inadeguata ed irresponsabile gestione dei problemi da parte del MIUR, per questo la UIL chiede soluzioni concrete.

Per la questione ATA ancora una volta si parla di emergenza. Treccani riconduce semanticamente questa espressione a situazioni di improvvisa difficoltà che richiedono interventi eccezionali resi necessarî dalla particolare ed imprevedibile situazione.

Il film come sempre è un’altro come altre, precise ed individuabili, sono le responsabilità. L’emergenza ATA di cui la questione della sostituzione del DSGA è solo la punta dell’iceberg, è frutto delle politiche miopi, disattente, e forse artate del datore di lavoro, uno dei peggiori di sempre, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

Infatti, a ben guardare, il dicastero di Viale Trastevere vanta il non trascurabile primato dei contenziosi individuali attivati e persi contro la pubblica amministrazione e quello delle vertenze giunte a Bruxelles sulle questioni dei precari che espongono l’Italia a rischio di infrazione. Questo è Il segno della distanza dall’essenza dei problemi, dalla loro comprensione e, purtroppo, dalla ricerca delle possibili soluzioni.

Sarà una fortuita circostanza oppure l’ineluttabile forza del destino  ma l’avvicendarsi di ministri ed apparati non ha prodotto nessun risultato positivo, segno che l’approccio resta lo stesso e, pertanto, i problemi saranno destinati ad aumentare. Sullo sfondo agisce una burocrazia asfissiante che ogni giorno legittima il suo potere ostacolando la vita della scuola autonoma e dei suoi attori.

Per questo, per gli ATA, la UIL Scuola chiede un cambio di passo e nessun tavolo. Rivendichiamo soluzioni tempestive. Gli strumenti e le strade sono stati già indicati, ora dobbiamo attuarle, attraverso un impegno concreto del ministero.

Per una volta facciamo quel che non ci piace; la lista della spesa, sperando che ispiri l’azione dei nuovi responsabili del MIUR;

  • COPERTURA DEI POSTI DSGA

Per la UIL l’accesso ai posti di DSGA degli Assistenti Amministrativi che negli anni hanno coperto i posti vacati di tale profilo va affrontata e risolta attraverso una procedura riservata – prevista con una norma ad hoc – sulla falsariga di ciò che dovrà essere deliberato dal Parlamento in tema di concorso riservato per i docenti. Contemporaneamente – va ripristinata la mobilità tra le aree prevista dal CCNL. a conferma che la mobilità interna resta un diritto di ogni lavoratore pubblico. Con il contratto si può raccordare la normativa vigente per il reclutamento (DL 297/94 come modificato dalla legge 124 del 1999) con le nuove esigenze, nel rispetto delle sentenze della Corte Costituzionale e delle percentuali stabilite per la ripartizione dei posti.

  • ISTITUZIONE DEI POSTI DI AREA C

Le questioni che ci troviamo ad affrontare oggi sono frutto della colpevole disattenzione del MIUR. Se fossero stati istituiti  e coperti i posti di area C oggi nelle scuole non ci sarebbe un diffuso problema di sostituzione del DSGA.

Anche per l’area tecnica questo profilo consentirebbe di far fare un passo avanti alla didattica laboratoriale e contemporaneamente di raccordare le istanze della scuola alle nuove istanze di condivisione di esperienze e procedure.

  • AVVIO DELLA MOBILITA’ CONTRATTUALE TRA LE AREE

la UIL Scuola propone di riattivare il  percorso contrattuale per la mobilità degli Assistenti verso i posti di DSGA e delle altre figure professionali del personale ATA. In ogni caso, per la UIL Scuola, va salvaguardata la particolare forma di reclutamento che interessa esclusivamente il personale della scuola, che per evidenti ragioni, non può essere omologato agli altri pubblici dipendenti.

  • UN TECNICO IN OGNI SCUOLA

Esigenza condivisa da scuole ed amministrazione. Occorre uno sforzo aggiuntivo per conseguire questo risultato, attraverso una graduale operazione sugli organici.

  • RIPRISTINO DEGLI ISTITUTI DI VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE

La situazione di crisi del personale ATA, come già detto, deriva soprattutto dalla sottovalutazione costane da parte del MIUR delle questione connesse alla gestione del suo personale. Non da ultima quella delle posizioni economiche ATA, istituto finanziato dal contratto e strumentalmente bloccato dal MEF Trattandosi di un istituto finanziato (più volte) con i soldi del contratto e finalizzato a riconoscere la maggiore professionalità acquisita da coloro che vi accedono, dovrebbe essere un fiore all’occhiello del datore di lavoro che lo ignora completamente. Vanno immediatamente ripristinate le procedure di accesso a tali posizioni.

  • COSTITUZIONE DELL’AREA DI ASSISTENZA SOCIO SANITARIA PER L’INCLUSIONE DEI DISABILI

Il CCNL Scuola contempla la cura della persona da parte del collaboratore scolastico, anche di natura igienica e prevede – per questi compiti  un modesto beneficio economico, tuttavia mai si parla di ragazzi o ragazze in situazione di grave handicap. Queste mansioni specialistiche sono riservate all’assistente socio sanitario il cui profilo è stato definito nell’Accordo del 2001 tra il Ministro della sanità , il Ministro per la solidarietà sociale e le regioni. Per questo, nel supremo interesse del diritto allo studio e alla salute dell’alunno disabile dobbiamo ptetendere le figure professionali indispensabili per garantire i diritti enunciati da norme avanzate ma mai attuate.

  • PERSONALE EX CO.CO.CO.

La UIL Scuola ha chiesto di prevedere un intervento provvisorio sull’organico di fatto, simile a quello effettuato sull’organico di diritto, per incrementare nelle scuole dove è presente tale personale la disponibilità di ore, con quote di organico in deroga, al fine di restituire una dignità salariale a coloro che sono stati assunti a tempo parziale e dei quali la legge prevede il progressivo inquadramento a tempo pieno.


Condividi questo articolo: