Turi: su  decreto precari girano bozze non conformi all’intesa. Problema è politico.

DALL’ASSEMBLEA DI ASSAGO: sindacato punto di riferimento del mondo reale. Dobbiamo dare risposte concrete alle persone e prospettive alla scuola. Non possiamo tollerare diatribe tra parlamentari alla ricerca di facili consensi

Dobbiamo rilevare la lentezza con cui si sta dando seguito all’intesa sindacale del 1° ottobre che dà una prima risposta ai precari storici (i cd triennalisti) che sono solo una parte dei precari della scuola – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola dall’assemblea dei sindacati confederali ad Assago.

Sono persone a cui dobbiamo dare risposte concrete e prospettive a tutti. Non possiamo tollerare diatribe tra parlamentari alla ricerca di facili consensi sulla pelle dei lavoratori e della scuola in particolare.

Le risposte sono politiche e non tecnocratiche che rappresentano solo alibi che non giustificano alterazioni dell’intesa.

Girano testi sui social che non sono conformi all’intesa – fa notare Turi – se qualcuno vuole vedere l’effetto che fa, sbaglia a non considerare che, in presenza di un accordo non rispettato, si pone un problema politico di cui chiederemo rapidamente conto.

Dall’assemblea delle delegate e dei delegati di Cgil Cisl e Uil di tutte le categorie – mette in evidenza il segretario generale Uil scuola – emergono valori e principi del mondo reale del lavoro, che rappresenta l’asse portante del paese e della sua democrazia.

Nessuna disintermediazione, come nessuna realtà social con la sua dimensione virtuale, si scontra con la solida organizzazione sociale, che trova nei sindacati confederali un punto di riferimento del mondo reale, dal quale sempre di più si sta staccando la classe politica sempre alla ricerca di visibilità e di potere.

È il momento di passare dalle parole ai fatti e dare risposte ai problemi delle persone che lavorano.

Non c’è più tempo per i ripensamenti, come non si può pensare che si possa aprire dopo l’intesa sindacale, un confronto tecnocratico che rimetta in discussione gli impegni assunti. C’è solo il tempo di perfezionare l’intesa con i contenuti che attengono ai tempi e ai modi di acquisizione dell’abilitazione per tutti i precari esclusi dal concorso straordinario.


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