Uil: quello dei dirigenti è un lavoro che va letto nel contesto della vita delle scuole, non può essere isolato come in un laboratorio

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI A ROMA 

Rosa Cirillo: C’è una complessità di ruoli e relazioni che deve essere riconosciuta. Per questo serve un vero contratto

Assemblea attenta e molto partecipata, quella che si è svolta questa mattina a Roma, con i rappresentanti dei dirigenti scolastici venuti da tutta Italia che si sono confrontati con i parlamentari delle diverse forza politiche.

La valutazione dei dirigenti scolastici, così come pensata e portata avanti dalla direttiva sulla valutazione, è burocratica e finalizzata alla compilazione di documenti. È una valutazione che non tiene conto dell’autonomia scolastica che, invece deve dare conto, alla comunità scolastica di riferimento dei risultati e non delle procedure.

Non si guarda all’insieme, ma si mettono in fila una serie di adempimenti che allontanano i dirigenti scolastici dalla effettiva  attività didattica che ha l’obiettivo di garantire la libertà di insegnamento e di apprendimento degli alunni – ha detto Concetta Mascali, dirigente scolastica di Torino.

L’equiparazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle dei dirigenti dello stato è un punto cruciale – ha detto  Rosa Cirillo, responsabile dei dirigenti scolastici della Uil Scuola Rua – e la prossima legge di bilancio dovrà tenerne conto.

La pubblicazione dell’atto di indirizzo  – ha aggiunto Rosa Cirillo – è sicuramente un passo avanti  verso un contratto che oltre alla questione retributiva riconosca la libertà  alla dirigenza scolastica e la liberi dalla morsa burocratica. In questi anni si è creato uno scollamento così profondo tra gli adempimenti richiesti alla macchina amministrativa e l’autonomia delle scuole, risolvibile  solo  con investimenti seri sulla scuola.

Quella di oggi – ha messo in evidenza Rosa Cirillo – è un’assemblea che tira le fila di un lungo lavoro che ci ha impegnato per mesi per cercare di dare un profilo nuovo alla dirigenza, schiacciata nelle strettoie della legge 107, da incarichi e responsabilità affidati senza coglierne le effettive conseguenze.  Quello dei dirigenti scolastici è un lavoro che va letto nel contesto della vita delle scuole, non può essere isolato come in un laboratorio, c’è una complessità di ruoli e relazioni che deve essere riconosciuta.

Nelle ultime settimane i responsabili della dirigenza scolastica della Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal hanno incontrato, nelle assemblee unitarie organizzate in tutte le regioni di Italia, centinaia di colleghi raccogliendo spunti, riflessioni e proposte, rafforzando l’idea  che non bisogna demordere ma continuare a parlare con le forze politiche, affinché non si perda l’occasione di avviare e chiudere un vero contratto, fortemente voluto dalle forze sindacali in campo.


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