Concorso riservato docenti abilitati e assegnazioni provvisorie

Concorso riservato docenti abilitati

IL REPORT DELLA RIUNIONE. L’amministrazione ha illustrato alle organizzazioni sindacali una nota, che verrà emanata la prossima settimana, nella quale vengono chiarite alcune questioni discusse negli incontri precedenti, in merito alla gestione del percorso relativo ai docenti abilitati ammessi al concorso riservato.
Contrariamente a quanto previsto inizialmente dall’amministrazione che voleva la decadenza al momento della presentazione della domanda, è stato chiarito invece che, come proposto dalla UIL, la cancellazione del personale docente da tutte le graduatorie in cui è al momento inserito (GAE, GM 2016, GI) avverrà solo dopo l’eventuale sottoscrizione del contratto.
Per il personale già di ruolo, invece, si è chiarito che chi accetta la nomina per la stessa classe di concorso decade dall’attuale ruolo, mentre chi accetta la nomina per diverso ruolo o diversa classe di concorso potrà utilizzare l’art. 36 del CCNL, che prevede la possibilità di accettare rapporti di lavoro a tempo determinato in un diverso ordine o grado distruzione, o per altra classe di concorso.
Le nuove graduatorie regionali ai fini delle nomine in ruolo potranno essere utilizzate solo dopo l’esaurimento delle GAE provinciali e delle GM 2016 a cui continueranno ad essere assegnate rispettivamente il 50% delle immissioni in ruolo.
Nel caso di esaurimento di una delle due procedure le disponibilità residue, prima dell’utilizzo delle nuove graduatorie regionali, vanno alla graduatoria, GAE o GM, ancora non esaurita.

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie

IL REPORT DELLA RIUNIONE. Ha preso avvio la contrattazione tra il Miur e i sindacati firmatari del CCNL 2016/18 per la definizione del nuovo contratto nazionale che regola la mobilità annuale del personale docente, educativo ed Ata, per l’anno scolastico 2018/19.
L’incontro è stato interlocutorio e non è ancora entrato nel merito dell’articolato.
Per la UIL scuola può restare valido l’attuale articolato purché si apportino delle piccole modifiche.
In particolare l’art. 7, che riguarda l’assegnazione del personale docente, eliminando alcuni vincoli restrittivi rispetto alla possibilità di muoversi, come per esempio il requisito della convivenza per il ricongiungimento al genitore.
Pertanto una soluzione potrebbe essere quella di prorogare l’attuale contratto con un’intesa politica per risolvere piccole criticità.
Il prossimo incontro è previsto per mercoledì 9 maggio.


Condividi questo articolo: