Quale insegnante nella scuola? Incontro on line sul blog Manifesto Nuova Scuola con Tommaso Molinari

Un incontro on line sul blog Manifesto Nuova Scuola con lo storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena. Di seguito, una parte del suo intervento. 

“Il progetto di scuola [che c’è dietro a certe ‘riforme’, compreso l’orribile ‘decreto 36’], la visione della scuola è quella di una fabbrica di pezzi di ricambio per il mondo così com’è.

C’è l’idea di un mondo immutabile, di un mondo che, appunto, con i pezzi di ricambio rimanga uguale a se stesso. È l’idea che non c’è alternativa rispetto a un modello di scuola in cui non si formino persone che hanno strumenti e desideri per cambiare il mondo dalle fondamenta ma automi, macchine che vi si acconcino, che siano sedati, disciplinati per entrare nel mondo così com’è. Io credo che l’enorme quantità di disagio anche fisico di studentesse e studenti abbia, al di là dei singoli casi, una radice comune nella percezione chiarissima, da parte dei ragazzi, che non sono dentro un sistema che ha a che fare con loro come persone, ma a un sistema che li considera delle funzioni, c’è la negazione del loro lato di umanità nel momento in cui questa umanità avrebbe più bisogno di essere accolta. In questo sistema, grazie a molti di voi [insegnanti] ci sono delle smagliature; siete voi l’anello che non tiene del sistema. 

La scuola va de-riformata: la vera rivoluzione oggi è chiudersi la porta dietro le spalle e fare lezione nel modo che si ritiene giusto. È questo che permette quelle resistenze individuali che fanno assomigliare un po’ la scuola alla scuola della Costituzione”.

Tomaso Montanari

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