Criteri nazionali per la graduazione in fasce di complessità delle istituzioni scolastiche

Dopo la sottoscrizione del CCNL della dirigenza scolastica, la UIL Scuola ha rivendicato l’applicazione dell’articolo 7 del suddetto Contratto, quale strumento per uniformare la retribuzione dei dirigenti scolastici a livello nazionale, evitando, o perlomeno cercando di limitare gli effetti negativi dell’ultrattività che troppe volte hanno obbligato i dirigenti scolastici alla restituzione di parte della retribuzione già percepita.

Si tratta di un primo approccio, finalizzato all’approvazione di un decreto, che troverà certamente applicazione nell’anno scolastico 21 /22.

Il confronto, avvenuto il 12 aprile e presieduto da Jacopo Greco, ha stabilito la necessità di avviare nelle prossime settimane la definizione dei criteri per la definizione del nuovo metodo di graduazione in fasce delle posizioni dirigenziali e per riparametrare sia l’attribuzione delle singole fasce che il rapporto intercorrente tra le stesse.

La Segreteria nazionale dei DS UIL Scuola gestirà il passaggio al nuovo sistema, attraverso la condivisione con i rispettivi Segretari regionali dei DS UIL Scuola.

Tuttavia, va considerato che il ritardo, con cui si è aperto il confronto, consentirà solo a partire dal prossimo anno scolastico l’applicazione di questi criteri. Intanto, per la mancata approvazione da parte dell’ UCB, del MEF e dell’UCB del Ministero dell’Istruzione, è bloccato il Fun anno 17/18 e 18/19, mentre bisogna ancora avviare la discussione degli anni 19/20 e 20/21 (anno in corso) di cui ci manca l’ammontare complessivo.

Come UIL Scuola abbiamo chiesto che vengano forniti alle organizzazioni sindacali i dati certi in possesso dei vari Uffici Scolastici Regionali, con una proiezione possibile, che simuli le soluzioni ipotizzate e si inizi a lavorare su una bozza di testo. Questi elementi sono indispensabili per condividere con i dirigenti segretari regionali della Uil Scuola, i risultati e le soluzioni per transitare al nuovo sistema.

I nodi saranno tanti, come per esempio trovare la “giusta” complessità di fascia per le scuole che, secondo l’emendamento dell’ultima finanziaria, da sottodimensionate otterranno la loro autonomia, con la relativa titolarità sia del dirigente scolastico che del DSGA.

L’amministrazione su questo punto si riserva di dare risposte che sono subordinate alle scelte politiche. Sta ai decisori politici dare le risposte alle tante attese e giuste rivendicazioni che in questo periodo ci pervengono dai territori, sia per la quantificazione degli organici dei dirigenti scolastici che per eventuali sedi vacanti disponibili per la mobilità regionale.

La UIL Scuola ritiene che sarebbe opportuno che molti dati – numero di dirigenti scolastici in servizio, eventuali reggenze per posizioni di stato, per servizio all’estero, numero di scuole comprese in una fascia – siano disponibili e verificabili da coloro che devono consultarli in piena trasparenza.

Si rappresenta inoltre che, a livello di Dipartimento UIL Scuola, sarà costituito un gruppo di lavoro in previsione del rinnovo del CCNL per verificare strumenti e procedure che evitino i problemi sin qui registrati e l’attivazione di eventuali procedure di mobilitazione della categoria.


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