Dossier Uil Scuola Rua: abbiamo perso mille scuole in dieci anni e ne perderemo altrettante nei prossimi dieci. Una programmazione da rivedere: sulla scuola non si fa cassa, si investe.
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Dossier Uil Scuola Rua: abbiamo perso mille scuole in dieci anni e ne perderemo altrettante nei prossimi dieci. Una programmazione da rivedere: sulla scuola non si fa cassa, si investe.
Apprendiamo dagli organi di stampa che il ministro Valditara ha annunciato di aver individuato una possibile soluzione per il taglio degli organici del personale ATA. La UIL Scuola accoglie con attenzione questa notizia. Si tratta di una delle principal...
E' possibile presentare domanda fino alle 23:59 del 15 gennaio. 1.435 posti con suddivisione per regione.
Nelle nostre schede, i requisiti richiesti, le modalità di presentazione delle istanze e dello svolgimento delle prove, le riserve dei posti e molto altro.
Oltre ai tagli di 2.174 posti di personale ATA previsti nella bozza della Legge di Bilancio 2025 -ricorda il Segretario - si aggiunge anche...
Al fine di porre rimedio a tale disparità, La UIL Scuola sollecita il Ministero per un intervento urgente in cui si chiarisca che il...
Di fronte ad una riduzione conclamata e costante dell’organico che investe sia il personale docente ed ATA della scuola statale appare, a dir poco,...
Di Giuseppe D'Aprile / A scrutinio ultimato e dati consolidati, possiamo affermare con certezza che la UIL Scuola è l’unica organizzazione sindacale che aumenta i consensi elettorali per la sesta volta consecutiva.
Di Pino Turi - Il rinnovo delle RSU è un bagno di democrazia: contrattazione, confronto, dialogo, partecipazione, trasparenza, pluralismo sono le parole che caratterizzano l’azione della Uil nelle scuole.
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Aggiornamenti, informazioni, approfondimenti e schede di analisi sulle novità previdenziali in atto.
Leggi di piùQuanto costa immettere in ruolo gli oltre 250 mila precari della scuola? La Uil Scuola ha presentato uno studio dedicato. Scopriamo i risultati.
Continua a leggereContratto, la Uil Scuola Rua non firma: ecco le nostre ragioni
D’Aprile: abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche
nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale. Tra i punti più controversi: il nodo
politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del
lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte
dedicata alle relazioni sindacali, che non convince.
I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo
precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile – commenta il segretario
generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, subito dopo la mancata firma della Uil
Scuola Rua del contratto nazionale, parte normativa.
L’abbiamo presa insieme alla nostra Confederazione e ai nostri quadri sindacali,
ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i
giorni.
Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte –
osserva il Segretario – resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto
si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere.
Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di
tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori
scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte
estranee alle loro mansioni, mette in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di
lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico
dell’Amministrazione.
Risulta precarizzata la figura dell’ex DSGA e degli ex assistenti amministrativi facenti
funzione con l’attribuzione di incarichi triennali che – ricorda D’Aprile – abbiamo
fortemente contestato per il personale docente nella Legge 107/15. Nonostante il MEF
abbia autorizzato di bandire i concorsi ordinari.
Il tutto in cambio di una irrisoria valorizzazione economica che assolutamente non trova
riscontro con i carichi di responsabilità e di lavoro del personale, falcidiato negli anni
passati da politiche di tagli lineari e non razionali.
Tra le altre questioni che non trovano risposta in questa ipotesi contrattuale, l’assenza di
riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali che, non
convince.
In ultimo il FMOF – puntualizza il Segretario Generale della Uil Scuola Rua. Nel corso
degli anni è stato snaturato nella sua concezione originaria (anche a causa dei continui
tagli). Adesso ogni tipo di remunerazione è ricavata da questo fondo che si sta rendendo
sempre più esiguo.
Fare sindacato, significa fare delle scelte e significa farle con responsabilità e coerenza.
Da sempre, affermiamo la necessità che la scuola torni al centro dell’agenda dei premier.
E noi partiamo proprio dal contratto che è un punto di riferimento certo per influire sulle
decisioni a tutela di tutta la comunità educante.
Coerenza, determinazione sono e saranno alla base della nostra linea di azione sindacale.