La solidarietà dei sindacati europei agli insegnanti e alla popolazione ucraina.

Di Rossella Benedetti

All’indomani dei primi bombardamenti del suolo ucraino, sia la Confederazione Europea dei Sindacati (CES), sia il Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione(CSEE) e l’Internazionale dell’Educazione (IE) si sono attivati per portare tutto il sostegno possibile ai propri colleghi delle zone duramente colpite dal conflitto. Sostegno che si è concretizzato attraverso svariate iniziative e guidato dalle richieste provenienti dagli Ucraini stessi. I sindacati europei, infatti, hanno scelto intanto di indirizzare gli aiuti là dove i sindacati ucraini hanno evidenziato la urgenze immediate; poi, stanno garantendo sostegno anche ai colleghi polacchi, rumeni, moldavi ed ungheresi che sono all’opera per garantire la migliore accoglienza ai profughi.

In particolare, i sindacati della scuola dei Paesi che stanno accogliendo i profughi sono attivamente in contatto con i propri governi per assicurare l’accoglienza dei minori ucraini nelle scuole di ogni ordine e grado. Le confederazioni, da parte loro, stanno lavorando affinché ai profughi vengano garantite adeguate modalità di sostentamento ed alloggio.

Ogni confederazione a livello nazionale si è organizzata per promuovere raccolte di fondi e beni necessari e per consegnarli ai confini dell’Ucraina. La UIL lo sta facendo attraverso  attraverso la sua ONG di riferimento, Progetto Sud.


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