Adnkronos, D’Aprile: “La scuola torni a far parte dell’agenda dei premier. Il “docente esperto” un colpo di mano in piena estate
Dl aiuti: D’Aprile (Uil Scuola), ‘docente esperto’ colpo di mano in piena estate’
L’introduzione della figura del “docente esperto” prevista nel Dl aiuti “è un colpo di mano in piena estate”. Ne è convinto il neoeletto segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, che all’Adnkronos sottolinea come “interessa 8.000 docenti e avrà effetto tra circa dieci anni, a patto che gli stessi vengano valutati positivamente. Un meccanismo competitivo – evidenzia – che non solo offende un’intera categoria ma che nulla ha a che fare con il buon funzionamento delle scuole”.
“Ricordo – ribadisce D’Aprile – che la scuola funziona tutti i giorni grazie a un milione di persone alle quali bisogna essere grati per ciò che fanno. Il personale della scuola non ha bisogno di essere valutato in quanto si autovaluta nel momento in cui entra in classe per fare lezione, per questo, non gli si può insegnare a insegnare. È preoccupante che nei disegni di legge sul futuro della scuola, la parola formazione sia sempre più legata ai metodi didattici”.
Secondo il numero uno della Uil Scuola “nessun corso che insegna a insegnare preparerà una buona lezione. I docenti non sono un plotone al quale insegnare come marciare e come sparare. L’autonomia deve recuperare la centralità della didattica attraverso la progettazione dell’offerta formativa e la personalizzazione dell’insegnamento. Meno burocrazia e meno sterili riunioni – conclude – per dedicare più tempo alla didattica”.
Oltretutto, osserva D’Aprile “al momento non ci sono i presupposti per la sottoscrizione di un contratto ormai scaduto da tre anni. Le risorse attualmente disponibili – denuncia – non sono sufficienti neanche a recuperare il potere d’acquisto degli stipendi, aggravato ulteriormente dall’inflazione. È necessario partire da qui. Invece di fare ciò il governo investe nuove risorse per finanziare la figura del “docente esperto” e non investe sulle persone per garantire un futuro migliore a questo Paese che passa, appunto, attraverso la scuola”.
Scuola: D’Aprile (Uil), ‘torni a far parte agenda dei premier’
“La scuola deve ritornare a far parte delle agende dei premier”. E’ l’appello che il neosegretario della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile lancia al futuro governo e alle forze politiche in vista delle prossime elezioni. “La classe politica di questo paese – sottolinea D’Aprile all’Adnkronos – deve avere il coraggio di dire alle persone cosa vuol fare della scuola. Tra i nostri obiettivi ce n’è uno a cui tengo particolarmente: la scuola deve ritornare a far parte delle agende dei premier. Non solo – evidenzia – Chiediamo che i nostri interlocutori siano dei politici che conoscano la scuola, che conoscano il lavoro del personale della scuola, che sappiano cosa vuol dire insegnare alla scuola primaria piuttosto che al secondo grado, che conoscano quel rapporto empatico che si crea tra maestra e alunno, tra alunno e bidella”.
D’Aprile, eletto ai vertici della Uil Scuola lo scorso 2 agosto, sottolinea come “chi lavora nella scuola va valorizzato, non solo economicamente – gli stipendi italiani sono al di sotto della media europea – ma anche umanamente, visti l’impegno, la professionalità e la passione profusi ogni giorno”.
Quanto alle priorità secondo il numero uno del sindacato di categoria “provvedimenti urgenti ormai li stiamo chiedendo da oltre 2 anni soprattutto per mettere la scuola in sicurezza e permetterle di funzionare valorizzando il personale. Occorre nell’immediato – spiega – dare soluzione definitiva al problema del precariato e del reclutamento, favorire la mobilità bloccata da norme al limite dell’incostituzionalità, ridurre il numero di alunni per classe, aumentare gli stipendi del personale della scuola, evitare incursioni legislative in materia di contratto, snellire le procedure riducendo la burocrazia, dotare le scuole di presidi sanitari e sistemi di sanificazione”.
“Tutti investimenti base – evidenzia – che si potevano realizzare ma che evidentemente finora non è interessato a nessuno realizzare. Da sempre l’obiettivo della Uil Scuola è quello di garantire che i docenti possano assumere servizio già dal primo di settembre e comunque non oltre l’inizio delle lezioni. Invece ci risiamo, le GPS 2022/24 ripropongono gli stessi errori del biennio precedente. Graduatorie senza titoli, servizi sbagliati sono tra gli errori segnalati più di frequente. In altri casi non è stato riportato il punteggio pregresso o non si è tenuto conto dei punteggi ricalcolati dalle scuole nel biennio precedente.Rischiamo ancora una volta – avverte – il cosiddetto “balletto” degli insegnanti che si ripercuoterà solo ed esclusivamente sulla continuità didattica degli alunni”.
“Infine – conclude – il decreto reclutamento, divenuto legge, che ha calpestato la professionalità dei docenti trasformandoli in “somministratori” di contenuti elaborati da altri. Su questo punto, continueremo a rivendicare le nostre posizioni anche al nuovo governo. La classe politica di questo paese deve avere il coraggio di dire alle persone cosa vuol fare della scuola ed è per questo che il prossimo 8 settembre, unitariamente, abbiamo invitato tutti i partiti politici a confrontarsi su questi