L’integrazione dei disabili nelle scuole. Una scelta di civiltà.

TRENT’ANNI DI ESPERIENZA TUTTA ITALIANA

Di Menna: una scelta che ha qualificato la scuola pubblica
Le proposte Uil: una conferenza nazionale per definire gli interventi di integrazione
Organico funzionale, per la continuità didattica
e reti di scuole, per competenze professionali, formazione, ricerca

Va assolutamente evitato che la scuola sia considerata una sorta di palestra dello scontro politico ed ideologico, perché occorrono interventi innovativi in grado di andare oltre il variare delle legislature, e perché le scuole hanno bisogno di sentire apprezzamento e sostegno, anche per la importante e delicata funzione di integrazione cui è chiamata, da parte del paese, nelle sue diverse componenti.

Dalla felice scelta del parlamento italiano, con voto alla unanimità per una legge di grande valore civile, sono passati oltre trenta anni. Tante esperienze nelle scuole italiane, uniche nel panorama europeo, hanno determinato crescita in tanti studenti; passione, sensibilità, competenza professionale di tanti insegnanti hanno in tal modo qualificato la scuola pubblica.

La delicata funzione della scuola non sempre ha avuto il necessario supporto da parte di altre istituzioni.

A 33 anni dalla legge, la Uil Scuola propone una grande conferenza nazionale con tutti i soggetti istituzionali, gli insegnanti ,le associazioni rappresentative delle famiglie e dei disabili, del volontariato, per arrivare a definire gli interventi, con la stessa condivisione del 1977, per sostenere le scuole e fare tesoro delle tante esperienze, ma anche delle criticità.

Per la Uil Scuola occorre un organico funzionale stabile che garantisca continuità nella azione didattica e formativa. Si deve andare verso reti di scuole per una gestione delle diverse competenze professionali, per formazione in servizio, per strutture di dipartimento per la ricerca didattica nell’area del sostegno.

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