ETU4REF: Conferenza finale del progetto ETUCE sul ruolo dei sindacati scuola per la realizzazione di una scuola inclusiva

Il tema di un’integrazione equa ed efficace di rifugiati e migranti nel tessuto sociale dei Paesi europei è una preoccupazione costante per il sindacato. Il personale della scuola conosce molto bene questa sfida, in tutta Europa e a diversi livelli di difficoltà. La Polonia, ad esempio, che ha ospitato l’evento, ha scoperto, con la guerra in Ucraina, cosa succede al sistema scolastico quando si diventa meta di consistente immigrazione. Ha reagito e sta reagendo con ammirevole impegno anche grazie all’opera di sostegno tecnico e politico del sindacato, ma ha anche capito che l’immigrazione economica e umanitaria è una costante ormai per tutta l’Europa, non solo per i Paesi più poveri o più vicini alle aree più povere e più travagliate del mondo.
La conferenza è stata dunque momento di analisi e di raccordo per parlare dei problemi che accomunano tutti docenti dei Paesi, come pure delle iniziative che i sindacati scuola possono intraprendere per rendere le nostre scuole veramente inclusive.
Prima fra tutte, il diritto allo studio garantito in tutta l’area UE e nei Paesi EFTA o candidati, possibilità che al momento è prevista dalle norme ma non attuata completamente (nella parte di Cipro occupata dai Turchi, i minori immigrati devono produrre un certificato di conoscenza della lingua per essere iscritti a scuola, di fatto escludendo dall’istruzione la maggior parte dei figli degli immigrati; in Turchia i rifugiati siriani non hanno accesso all’istruzione).
I risultati della ricerca effettuata nei due anni di progetto si possono trovare sul sito dell’ETUCE.
nell’ambito di questo progetto, è stato realizzato in collaborazione con il Global Campus of Human Rights, un corso di aggiornamento gratuito per sindacalisti sulla piattaforma online dell’istituto.
La UIL SCUOLA è stata rappresentata da Rossella Benedetti


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