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A Gorizia il tradizionale appuntamento con il convegno nazionale, organizzato da UIL Scuola Rua e Irase.
La testimonianza di Mario Candotto, sopravvissuto all’orrore di Dachau.
Si rinnova l’appuntamento con le celebrazioni per il Giorno della Memoria, con il convegno nazionale organizzato come ogni anno per il 27 gennaio al Teatro Giuseppe Verdi di Gorizia dalla UIL Scuola Rua, l’Irase e l’Associazione Amici di Israele, con il supporto di Regione, Comune e Prefettura di Gorizia e dell’Istituto statale di istruzione superiore Galilei-Fermi-Pacassi.
“Si tratta di un appuntamento annuale particolarmente importante che consente di tramandare la memoria e il ricordo dell’Olocausto alle giovani generazioni affinché la storia non si ripeta più”, sottolinea lo spirito immutato del convegno il segretario regionale della UIL Scuola RUA FVG Ugo Previti che aprirà la mattinata di studio alle 10.30 con un indirizzo di benvenuto.
Dopo i saluti delle autorità, il convegno entrerà nel vivo con gli interventi dello storico e docente universitario Fulvio Salimbeni, del presidente dell’Associazione Amici d’Israele Lorenzo Drascek e della presidente Nazionale IRASE Mariolina Ciarnella. La parola passerà poi agli studenti delle scuole, dell’ISIS “G. D’annunzio” “M. Fabiani”, Istituto Comprensivo Gorizia 2, dell’ISIS “Galilei” “Fermi” “Pacassi” e del Polo Liceale di Gorizia.
Momento clou della mattinata sarà la testimonianza diretta portata ai ragazzi delle scuole da Mario Candotto, uno dei pochi sopravvissuti all’orrore di Dachau ancora in vita. Originario di Porpetto (Udine), 93 anni, giovanissima staffetta partigiana, fu prelevato nella sua abitazione insieme alla sua famiglia nel maggio 1944, deportato e internato nel campo di sterminio nazista.
Concluderà i lavori il Segretario nazionale della UIL Scuola Rua Pino Turi.