Fondo Unico Nazionale dei dirigenti scolastici e un’approvazione che non arriva dall’UCB
DIPARTIMENTO DIRIGENZA SCOLASTICA: INCONTRI AL MI
Oggi, 28 febbraio ’22 si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e il Ministero dell’Istruzione Dipartimento risorse umane e finanziarie con il direttore Jacopo Greco
Per la UIL Scuola ha partecipato Rosa Cirillo.
In apertura d’incontro, l’Amministrazione ha informato i presenti sulla costituzione del fondo della dirigenza scolastica e lo stato dell’arte a livello regionale.
Il fondo dell’anno scolastico 19/20 non è stato registrato dall’Ufficio Centrale di Bilancio che ha fatto dei rilievi di carattere formale ai quali è stata data risposta, ma ciò non consente ad oggi, l’avvio della contrattazione regionale . Per questi motivi, ripetiamo di tipo formale, i dirigenti tarderanno a percepire somme che sono già state dedicate e previste per la dirigenza , con ritardi cronici che danno l’idea che sotto sotto ci sia la volontà di non voler riconoscere la giusta spettanza al loro lavoro.
Il fondo 19/20 è costituito da 318 ml,956mila euro (compreso della integrazione)
Il fondo 20/21 è di 322 ml,212 mila euro
Le contrattazioni del 17/18 e 18/19 sono state definite (e ancora non liquidate!!) dai vari Uffici Scolastici Regionali tranne che per l’Umbria che non aveva il dirigente titolare, per la qual cosa il Ministero ha provveduto con la sua prossima nomina e la Calabria che ha avuto un rilievo sul 17/18 per la contrattazione del 18/19, sulla quale bisogna essere vigili.
E’ chiaro che il problema non è tecnico ma di ordine politico. Non si può da decenni correre dietro alla definizione delle somme del Fondo Nazionale con un cronico ritardo sia perché ogni volta per evitare la restituzione bisogna prevedere delle integrazioni di somme , sia perché le procedure burocratiche per ottenere l’approvazione degli organi di controllo sono lunghe e farraginose.
La prevista definizione di criteri sulla base della pesatura delle varie istituzioni scolastiche che darebbero il via a fasce nazionali uguali per tutte le scuole non può essere proposta dal MI, approfondita ed eventualmente approvata se questa definizione non viene direttamente collegata al FUN stesso, calibrando e misurando le varie realtà e le proiezioni possibili, ciò per evitare che invece di adottare un criterio nazionale di uguaglianza si approvi invece una decisione discriminante fra le scuole, con ulteriori danni alla categoria. E’ chiaro che un prossimo CCNL della dirigenza dovrà eliminare queste “trappole” retributive che puntualmente puntano ad un arretramento piuttosto che ad una crescita della retribuzione stessa.
Un diritto quando non è certo non è neanche un diritto, ma una concessione e la UIL Scuola è sindacato dei diritti che si concretizzano nella contrattazione.