Formazione per i neo dirigenti e per i dsga

La bozza di nota, presentata il 15 settembre, sulla formazione dei neo dirigenti scolastici assunti a partire dal 1 settembre 2020 contiene alcune positività, ma anche delle negatività.
È positiva sui tempi, rispetto al passato, e registriamo una maggiore tempestività dell’emanazione delle linee guida, che nei trascorsi anni scolastici arrivava a destinazione ben oltre le festività natalizie. Ma anche per questo si può fare di più, anticipando ad agosto l’avvio di questa procedura, per partire con la formazione già dal 1° settembre.

La decisione di scegliere i tutor dei neo-dirigenti tra i colleghi di comprovata esperienza, con un rapporto 1/1 è stata accolta favorevolmente dalla Uil Scuola, soprattutto per le indiscusse difficoltà che bisognerà affrontare in questo inizio di anno scolastico, in un clima di incertezze indotte dalla situazione emergenziale che si sta vivendo a causa del Covid-19 tuttavia mancano criteri oggettivi su come individuarli che andrebbero affrontati in sede di contrattazione decentrata, regionale .

L’essere affiancati da un collega esperto sarà di grande aiuto al lavoro dei neo-dirigenti, ma anche alla corretta organizzazione-funzionale delle istituzioni scolastiche loro affidate.

La Uil Scuola ha rappresentato nel corso dell’incontro, convocato dal M.I., l’opportunità di ridurre le ore di formazione, ferme a 50 H, sfrondandole di molti contenuti culturali e legislativi decisamente ripetitivi specie per chi è fresco di studi che trarrebbe più vantaggio da una più continuativa e intensa azione di accompagnamento, da chi su quello specifico territorio lavora da più tempo.

La funzione e il ruolo del tutor, retribuito con 350 euro lordi (davvero insufficienti!), sono fondamentali, anche per la responsabilità professionale di redigere a conclusione di questo percorso di accompagnamento un breve report per ognuno dei quattro ambiti di valutazione previsti con una sintetica documentazione.

La bozza, andando oltre la lettera del D.M. 956, assegna al tutor un primo step valutativo, che il tutor dovrà inviare all’USR competente per l’emissione del decreto finale di conferma o meno del periodo di prona.

Su questo la UIL Scuola ha espresso il suo convinto disaccordo, perché rischia di  trasformare  una procedura di accompagnamento in una sorta di condizionamento   tra il neo-dirigente e il tutor che non giova alle comunità scolastiche.

Altro elemento di disaccordo con la bozza sulla formazione dei neo-dirigenti scolastici è stato l’affidamento della formazione alla Coalizione Nazionale di Repubblica Digitale della quale, è noto, fanno parte nella misura del 40%, i privati. In pratica si consegna la formazione dei neo dirigenti ai privati, con il non nascosto pericolo di dare a questa formazione una deriva dirigista e aziendale, che ha già dato ampie prove di inopportunità e di danno allo spirito di una scuola intesa come “comunità educante”. Il rischio è ancora maggiore se gli interessi di multinazionali della formazione e dell’istruzione, animate da uno  spirito di competizione proprio dell’ impresa (tra cui ad esempio la Pearson) continueranno ad essere sponsorizzate dai diversi livelli dell’amministrazione, nella inconsapevolezza degli effetti di tali scelte su interi sistemi scolastici nazionali con negative accelerazioni su forme di privatizzazione, a  cui la UIL e’ particolarmente  contraria  a difesa dei valori e dei principi della scuola pubblica disegnata nella Carta costituzionale. Per la UIL il percorso formativo deve ricomprendere anche la previdenza complementare con particolare attenzione al Fondo Espero.

La UIL Scuola ha colto l’occasione del tavolo di confronto per ricordare all’amministrazione che in questo periodo ancora si registrano molte scuole prive di dirigenti scolastici titolari e di direttori amministrativi. Già da tempo ha chiesto di nominare anche su scuole sottodimensionate e di esonerare dall’insegnamento il collaboratore del dirigente scolastico, senza dover, dove si può, attingere all’organico della autonomia.


DSGA: la UIL ha chiesto  di includere la contrattazione e la previdenza complementare tra gli argomenti delle formazione.

I rappresentanti del ministero hanno illustrato una nota diretta agli USR nella quale si dettagliano i contenuti e le modalità di erogazione della formazione, le tematiche dei corsi e i criteri di selezione dei formatori.

Le risorse stanziate – pari a oltre 228.000 euro saranno inviate alle 18 scuole polo capoluogo di regione per la formazione. Il 50% dell’importo sarà erogato in acconto e il restante 50% sarà erogato successivamente alla rendicontazione finale.

Nel testo proposto è stato previsto un elaborato da consegnare al termine del corso e da inserire nel fascicolo personale. In questo documento il DSGA potrebbe segnalare i suoi bisogni formativi e quelli del personale.

La UIL Scuola, nel rilevare che la previsione dell’elaborato finale al termine del corso di formazione non è contenuta ne’ nel bando di concorso ne’ nel contratto ha chiesto di rivedere questa scelta.

Per quel che concerne i contenuti e le tematiche dei corsi la UIL ha rilevato due grosse carenze;

  • non c’è una sezione dedicata all’approfondita conoscenza del CCNL – che è lo strumento regolatore del rapporto di lavoro  ed ai relativi livelli di contrattazione, compreso quello di scuola;
  • manca qualsiasi accenno alla previdenza integrativa legata al Fondo Espero che – soprattutto per i nuovi assunti – rappresenta una opportunità da conoscere e  valorizzare;

La riunione è stata aggiornata a data da destinarsi.
Per la Uil Scuola hanno partecipato Rosa Cirillo, Antonello Lacchei  e Noemi Ranieri.

 


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