Istruzione e tecnologia: lavori in corso all’Ocse
Nella prima delle due riunioni annuali del Comitato consultivo sindacale presso l’OCSE (TUAC), il gruppo specifico per l’istruzione e le competenze ha affrontato una serie di argomenti pressanti per il mondo della scuola, della formazione professionale e per l’occupazione.
Si è parlato, infatti, dei lavori in corso all’OCSE su: Istruzione degli Adulti, tendenze che plasmeranno futuro dell’istruzione, sistemi inclusivi di istruzione, intelligenza artificiale e trasformazione digitale delle nostre società, i risultati dell’indagine TALIS 2018 e le prospettive future di TALIS e PISA e, infine, la presentazione del rapporto Prospettive dell’OCSE sulle competenze 2019. Tema ricorrente, in quasi tutti questi settori di ricerca, è la rapidità con cui la tecnologia sta modificando il mondo del lavoro e, di conseguenza, le richieste che si rivolgono al mondo dell’istruzione generale e della formazione professionale per gestire il cambiamento.
Per gli adulti si è evidenziata l’urgenza di realizzare sistemi di apprendimento permanente capaci di coinvolgere e aggiornare in continuazione soprattutto coloro che si trovare ad avere basse competenze e, perciò, esposti maggiormente al rischio della disoccupazione e dell’esclusione.
È stato riconosciuto dall’OCSE il ruolo fondamentale del contributo delle parti sociali nella programmazione e definizione dell’offerta formativa, là dove si realizza. Tuttavia, emerge che l’Italia, in particolare, e gli Italiani dimostrano poca attenzione a questo tema nonostante gli scarsi risultati ottenuti proprio nell’indagine PIAAC sulle competenze degli adulti. La crescente digitalizzazione degli ambienti di lavoro, poi, una delle tendenze che sta alterando visibilmente sia gli ambienti, che il mercato stesso del lavoro, ha fatto emergere la mancanza diffusa di competenze digitali di base, legata anche all’invecchiamento della forza lavoro e della popolazione in generale.
Queste ed altre sfide dell’immediato futuro richiedono sistemi di istruzione e formazione resilienti al cambiamento, inclusivi, attenti alla qualità dell’insegnamento, costruiti con la partecipazione delle parti sociali, come più volte è stato ripetuto durante la presentazione dei differenti studi e rapporti dell’OCSE, dando particolare rilievo all’importanza della contrattazione collettiva.
Non sono mancati, infine, aggiornamenti sulle indagini TALIS e PISA: nel 2018 sono stati somministrati, infatti, nuovi questionari relativi alle condizioni di lavoro di docenti e dirigenti scolastici. Il primo rapporto contenente i risultati di TALIS 2018 verrà pubblicato il 19 giugno p.v. con un focus sugli aspetti della professionalizzazione della categoria.
È in preparazione anche un altro strumento, il TALIS video study and global video library on teaching practices, una raccolta di lezioni videoregistrate per studiare ed illustrare le pratiche di insegnamento nei Paesi che si sono resi disponibili per l’iniziativa. Sulle future edizioni dell’indagine PISA, la discussione tra gli Stati partecipanti è ancora in corso. Ci si chiede, infatti, quali nuovi aspetti dell’apprendimento misurare, lasciando immutata la valutazione di lettura, abilità matematiche e risoluzione dei problemi. Una cosa sembra certa, che, nonostante le critiche espresse contro la valutazione effettuata dal computer, si continuerà su questa strada, aumentando, anzi, il ruolo della macchina nella valutazione immediata delle risposte date dagli studenti.
La Uil Scuola, rappresentata da Rossella Benedetti, ha espresso forte preoccupazione al riguardo, convinta che la valutazione sia un processo più complesso di quello che una macchina possa cogliere, perché l’istruzione pubblica si connota come funzione di uno stato, responsabile della crescita civile, non solo professionale dei propri cittadini. Ecco perché, anche quando si parla di Istruzione degli Adulti è necessario non perdere di vista l’aspetto dei valori condivisi di cittadinanza e l’inclusione sociale anche dei non lavoratori, il cui benessere è altrettanto importante delle competenze professionali della popolazione attiva.