No a vecchie logiche per gestire una nuova realtà

L’attesa mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, quest’anno si connota di aspettative più intense di preoccupazioni e di ansie per coloro che nell’ultima tornata concorsuale hanno preso servizio in regioni diverse dalle proprie, con una prospettiva triennale di permanenza, che oggi, per l’emergenza da coronavirus, assume i toni e il valore di una condanna all’esilio, per le difficoltà connesse allo spostamento da regione a regione.

Ci si aspetta da una politica attenta alle esigenze delle persone e delle loro famiglie, una riflessione ed una conseguente risoluzione normativa, che consideri il diritto di tutti e di ciascuno, tanto più in un momento così critico, di riconnettersi agli affetti familiari e sociali, avendo già dato in questo anno scolastico chiaro segnale di dedizione al proprio ruolo, non abbandonando il campo e spendendosi per la buona riuscita della didattica a distanza.

Rischiando di essere tacciati di pessimismo, siamo convinti che questa soluzione dalla politica non arriverà, per questo, oggi, al tavolo ministeriale con il capo dipartimento Dott. Bruschi, la Uil Scuola rappresentata da Noemi Ranieri e Rosa Cirillo, ha espressamente chiesto l’apertura di un contratto decentrato che, derogando ai numerosi vincoli contrattuali (obbligo triennale di permanenza nella regione, limite fissato al 30% per la mobilità interregionale, nulla osta della Regione di titolarità), trovi una soluzione che incontri le aspettative di tanti dirigenti scolastici fuori sede, alcuni dei quali da più di sei anni.

La Uil Scuola, inoltre ha chiesto di riconsiderare la posizione dei depennati (coloro che sono stati costretti per motivi personali a non accettare la sede di servizio assegnata) e dei cosiddetti “asteriscati”, cioè quelli, che, ammessi con riserva alle prove concorsuali, hanno subito un diverso trattamento sulla base di decisioni diverse da Regione a Regione, che in assenza di un coordinamento univoco, hanno differentemente deciso o di tirarli dentro al ruolo o di lasciarli fuori, in attesa di una possibilità di assunzione che ad oggi non si è concretizzata per tutti.

Pensionamenti
Altra questione di rilevanza strategica affrontata dalla UIL scuola è stata quella dei pensionamenti, che per ritardi nelle certificazioni da parte dell’INPS, non saranno soddisfatti nella loro legittima aspettativa di molti di andare in pensione, e, poiché la problematica non interessa solo i dirigenti scolastici, ma tutto il personale della scuola, la Uil scuola ha chiesto, con forza, l’apertura di un tavolo di trattative bilaterale, per dare concreta soluzione al problema, che incide negativamente sull’ampliamento degli organici sia dei dirigenti scolastici che di tutto il personale della scuola.

Dotazioni Organico Dirigenti scolastici
Nonostante le promesse della Ministra Azzolina di allargare o per lo meno di confermare gli organici del personale della scuola (dirigenti e docenti), ma anche di ridurre il numero di alunni per classi, con conseguente rimodulazione del quorum di dimensionamento per il mantenimento dell’autonomia scolastica, registriamo che, nei fatti, le promesse non sono state mantenute e, pertanto, sulla base delle vecchie regole, per l’anno scolastico 2020/21 ci saranno 80 scuole sottodimensionate in più, con perdita dei relativi ruoli sia di dirigente scolastico che di dsga.

Ciò posto e non a titolo di provocazione, ma per reale convincimento, la UIL Scuola ha chiesto, oggi, al tavolo anzidetto, che vengano nominati dirigenti scolastici anche sulle scuole
sottodimensionate, soprattutto con la mente a ciò che potrà accadere all’apertura del prossimo anno scolastico, se si dovesse avere, il non auspicato, sistema misto di didattica a distanza e in presenza. Ciò anche perché sarà necessario adottare nuove diverse procedure imposte dalla pandemia che non sono più aderenti alle politiche degli ultimi venti anni di soppressioni, di austerità e di tagli che hanno concentrato nelle classi e negli istituti masse di studenti che con la pandemia in atto meritano politiche di segno opposto a quelle consuete. Servono investimenti e regole nuove per la ripartenza.

Assunzioni per scorrimento graduatorie
Considerata poi l’attesa della sentenza definitiva del Consiglio di Stato sulla validità dell’ultimo concorso, la UIL Scuola ha chiesto che si prenda in considerazione ,da parte dei decisori politici del Ministero ,un emendamento che salvaguardi gli esiti del concorso e che salvaguardi le varie posizioni. Inoltre, la UIL Scuola ha evidenziato il diritto dei candidati a poter scegliere non solo la
sede regionale di destinazione, ma anche della sede scolastica, sottraendola alla discrezionalità dei Direttori Generali regionali, e restituendola, come è giusto che sia, al diritto della posizione in
graduatoria.

Si è chiesto anche al Ministero di predisporre una circolare chiarificatrice dei molti nodi dell’Ordinanza sugli esami di Stato del 1° ciclo d’istruzione.
L’Amministrazione non ha dato rassicurazioni su tutte le nostre richieste, limitandosi a riconvocare un tavolo sulla mobilità interregionale, per mercoledì 27 maggio 2020


Condividi questo articolo: