Rapporto di valutazione: l’inizio del nuovo ciclo triennale e la funzione della rendicontazione sociale
La nuova elaborazione del RAV dovrà essere realizzata dal 22 maggio al 31 luglio.
Nell’incontro del 21 maggio il Capo Dipartimento dott.ssa Palumbo ha presentato alle organizzazioni sindacali e alle associazioni professionali la circolare di prossima emanazione sulla Rendicontazione sociale 2019 e l’apertura del Rapporto di autovalutazione per il triennio 2019- 2022.
Le scuole sono chiamate, per la prima volta, a dare conto dei risultati raggiunti.
Dal 30 maggio fino al 31 dicembre 2019 viene resa disponibile la piattaforma per la predisposizione della Rendicontazione Sociale, che si chiede, venga prima adeguatamente presentata alle organizzazioni sindacali.
L’ inizio della nuova elaborazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione) dovrà essere realizzata dal 22 maggio al 31 luglio.
Ed è qui che la Uil Scuola individua la prima grossa criticità.
Se è vero che nel Rapporto di autovalutazione si raccolgono le riflessioni della scuola tutta rispetto ai risultati raggiunti ,fissando al contempo le priorità del periodo successivo e garantire così coerenza a tutto il processo, è evidente a chiunque, che il periodo scelto per condividere con la comunità educante, discutere , approfondire, approntare atti deliberativi, non è dei migliori, per il carico di lavoro insito nelle procedure di chiusura dell’anno scolastico in corso.
Docenti impegnati in scrutini di fine d’anno, fibrillazione degli studenti e dei genitori preoccupati per la carriera scolastica, inizio del nuovo esame di stato, non sono certo condizioni rassicuranti per riflettere sulla propria scuola.
La rendicontazione sociale non può essere infatti un mero atto burocratico dove il dirigente scolastico gestisce, anche la rendicontazione sociale, secondo la propria idea di scuola, secondo i suoi obiettivi.
Mantenendo la tempistica prevista nella Bozza si rischia di ridurre tutto ad atti formali e burocratici che certo non migliorano le azioni delle scuole e vanificano la professionalità di tutti.
L’obbligo dell’evidenza pubblica dei risultati impone maggiore consapevolezza nell’esaminare i cambiamenti a cui tutte le scuole sono sottoposte, con la pubblicazione dei risultati raggiunti nella progettualità della passata triennalità e l’individuazione di nuove priorità.
Il team che da più anni lavora al Sistema Nazionale di Valutazione ha alleggerito tutto il processo con la promessa che la stessa piattaforma non presenterà più i problemi che ci sono stati in passato, ma nonostante ciò la procedura valutativa, così come indicata dalla direttiva 36/16 continua ad essere un carico di lavoro immane per tutta la scuola , con un peso burocratico enorme e che, secondo noi, trova poca fattibilità nella vita quotidiana delle nostre scuole.
La Uil Scuola ha da tempo messo in discussione la direttiva 36 , rigettandola totalmente.
In una comunità educante l’offerta formativa triennale, il Rapporto di Autovalutazione, il piano di miglioramento e la rendicontazione sociale, dovrebbero essere rivisti con il supporto di tutta la comunità, in quanto i processi educativi non scaturiscono dalla volontà unilaterale del dirigente ma nascono dalla condivisione delle scelte con tutti gli attori sociali e le comunità professionali della scuola.
Sul tema della valutazione dei dirigenti ancora una volta non si tiene conto che il contratto di lavoro dei dirigenti scolastici ha previsto una sequenza contrattuale successiva alla firma definitiva pertanto la richiesta di tempi distesi è motivata anche dalla necessità di dare contemporanea apertura del tavolo di contrattazione.
L’attività di rendicontazione che secondo la circolare dovrà essere conclusa entro dicembre del 2019, non può avere lo scopo di creare competizione tra le scuole, che avverrebbe con la pubblicazione degli esiti sul portale ‘Scuole in chiaro’ per riempire la vetrina espositiva in cui le scuole mostrano ‘i loro prodotti’. La costruzione di un sistema nazionale di valutazione attraverso i processi di autoanalisi delle scuole non può essere finalizzato alla creazione di classifiche tra i più o meno bravi. Siamo fortemente contrari ad ogni forma di formulazione di pseudo graduatorie tra le scuole e tra i territori.
Per la Uil Scuola ha partecipato Rosa Cirillo.