Sicurezza, organici e reclutamento: questi i tre pilasti significativi per un avvio del prossimo anno scolastico 2021/22.
Sicurezza, organici e reclutamento: questi i tre pilasti significativi per un avvio del prossimo anno scolastico 2021/22. E’ da questo punto che è partita la Uil Scuola per affrontare i temi dell’incontro con il ministro Bianchi sulle ‘problematiche della dirigenza scolastica’.
Se non si darà concretezza a questi tre caposaldi dell’organizzazione funzionale della scuola, non si avranno i risultati che si attendono da dirigenti, docenti e personale ATA, che, nel corso di questi quasi due anni di pandemia sono stati sottoposti ad uno stress da lavoro correlato, che non ha eguale nella storia della scuola italiana.
Questo quadro lavorativo, già di per sé gravido di impegni professionali al limite della sopportabilità – ha messo in luce Rosa Cirillo, responsabile del Dipartimento dei Dirigenti scolastici della Uil Scuola – viene aggravato dal piano “scuola d’estate”, che vede ancora una volta i dirigenti scolastici esposti, in tempi brevi (perché entro il 21 maggio le scuole dovrebbero dare la loro adesione al piano) ad un surplus di lavoro, che non tiene conto dei diritti sindacali minimi: le ferie, costituzionalmente garantite.
Vanno valutati tutti i passaggi che l’adesione/approvazione di un piano siffatto comporta – ha osservato Cirillo – dalle riunioni degli Organi collegiali della scuola alla costituzione dei gruppi di lavoro e di impegno, ai rapporti anche con gli Enti Locali e le Aree del terzo settore.
Nell’analisi non si può omettere che la partecipazione da parte delle studentesse e degli studenti sarà volontaria e nel rispetto delle norme anti covid, di conseguenza con grossi punti interrogativi rispetto alla frequenza degli alunni.
Se si considera che la prima fase del piano dovrebbe partire già dal mese di giugno, in concomitanza con tutti gli altri impegni istituzionali che le scuole hanno, viene da pensare che i dirigenti non abbiano diritto neanche ad una seppur breve disconnessione dal lavoro scolastico.
Tema caldo della riunione l’emendamento inserito nella Legge di Bilancio che, riducendo i parametri degli alunni iscritti da 600 a 500, riconosce alle scuole l’autonomia scolastica.
Un ossimoro – o una legge civetta come l’abbiamo definita al momento della sua emanazione, aggiunge Rosa Cirillo – perché non riconoscendo a queste scuole la titolarità del dirigente scolastico e del DSGA, si applica una autentica inosservanza della legge che invece ne richiede l’applicazione.
Quella attuale è una situazione paradossale: da un lato ci sono molti dirigenti scolastici da anni in servizio fuori sede, che non riescono a rientrare nei propri luoghi di residenza a causa di vincoli anacronistici; dall’altra non si può disattendere l’aspirazione di quanti, ancora in graduatoria, aspirano ad essere nominati.
La Uil Scuola ha ricordato anche al Ministro il disapplicato art. 10 del contratto nazionale del 2018, che vincolava il Ministero dell’Istruzione a costituire un tavolo paritetico – Organismo paritetico per l’innovazione – per dare regole certe sia al lavoro agile che allo stress da lavoro correlato.
Sul tavolo anche le questioni retributive ancora irrisolte, in un’annosa querelle, e bloccate al controllo dell’Ufficio Centrale di Bilancio del Mef.
Il Ministro recependo le richieste delle organizzazioni sindacali ha assunto l’impegno di trasferire al Ministro Franco tutte le incongruenze che riguardano i dirigenti scolastici: progressione economica dei dirigenti scolastici, recupero dei ritardi del Fondo unico nazionale fermo all’anno 17/18 , adeguamento delle retribuzioni variabili dei neo assunti con l’impegno di ricercare le soluzioni e il reperimento delle risorse finanziarie; problemi della sicurezza e delle responsabilità che ricadono sui dirigenti scolastici a causa di immobili di proprietà degli Enti Locali cui è dato l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria, che di fatto non eseguono lamentando mancanza di fondi necessari .
Il Ministro si è impegnato a ricondurre i comportamenti sperequati dei diversi USR a risposte univoche, nell’ambito delle direttive emanate e nel rispetto delle norme vigenti.
Al fine di rendere stabili ed efficaci le relazioni sindacali si è dichiarato pronto ad insediare un tavolo di confronto e di contrattazione sulle problematiche emerse con le organizzazioni sindacali.
Alla riunione hanno partecipato Rosa Cirillo e Giancarlo Turi.