Rinnovare il contratto di lavoro significa ridefinire le regole che ne definiscono il profilo e il ruolo

A distanza di due mesi dal precedente incontro  (14 maggio) è ripartita la trattativa per il rinnovo del contratto della dirigenza dell’Area Istruzione e Ricerca

Con l’incontro di oggi sono stati ripresi i problemi che vanno affrontati nel rinnovo del CCNL e che devono corrispondere alle  legittime aspettative dei dirigenti scolastici, che attendono il rinnovo del loro contratto da ben otto anni.

Rinnovare il contratto di lavoro significa innanzitutto ridefinire le regole che ne definiscono il profilo e il ruolo.
E’ in questa ottica che va letto il negoziato in sede Aran: non un confronto meramente tecnico ma anche e soprattutto politico, per dare risposte alle aspettative dei dirigenti scolastici che coinvolgono  il profilo  giuridico che condiziona la vita lavorativa.

La sicurezza sui luoghi di lavoro, le relazioni sindacali e una giusta attenzione alla tracimante discrezionalità dei Direttori scolastici regionali in diverse materie e poi la valutazione, il conferimento degli incarichi triennali, gli incarichi aggiuntivi e la mobilità interregionale: sono tutti temi importanti che vanno riportati alla loro sede naturale, quella del contratto, appunto.

Per gli aspetti retributivi, si registra una certa insoddisfazione in quanto restano  al di sotto delle aspettative .  Le risorse stanziate dalla finanziaria e dalla legge 107 sono sufficienti solo per l’equiparazione della  parte tabellare. L’incremento retributivo per il 2018, intorno al 3,48% , corrisponderà a 125 euro.
La UIL Scuola dirigenti scolastici rivendica soluzioni contrattuali tali da evitare il perverso meccanismo attuale relativo all’incapienza retributiva.

Al tavolo Aran bisogna  trovare le soluzioni che rendano le  retribuzioni non solo soddisfacenti ma anche stabili, che  comportino , cioè, certezze retributive sulla parte variabile legata al “risultato” e alla “posizione” ed impediscano ciò che è capitato negli anni scorsi    con la restituzione di somme anche rilevanti percepite in assoluta buona fede, ma che , sorrette da meccanismi tecnico finanziari, non danno   alcuna certezza   ai dirigenti scolastici, discriminati anche rispetto alle regioni in cui sono in servizio.

La posizione della Uil Scuola Rua è chiara e coerente: il contratto deve dare risposte puntuali a questi aspetti per troppo tempo incancreniti che sono causa di fratture all’interno delle stesse istituzioni scolastiche, in termini di responsabilità e collaborazione che, se non chiari, inducono un malessere generale sulla gestione delle istituzioni scolastiche, lasciando poco trascurando l’aspetto essenziale di una didattica che deve interagire con la comunità educante a cui deve guardare il ruolo centrale del dirigente per  la qualità e la valorizzazione del  personale.

Un incontro, quello del 24 luglio 2018 – al quale ha preso parte Rosa Cirillo –  utile per verificare le diverse posizioni al tavolo contrattuale e dare  inizio ad confronto che troverà la Uil Scuola pronta e preparata, anche in relazione alle ultime dichiarazioni del ministro che vuole cambiare il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici.


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