Convegno sul Sistema Educativo Integrato 0-6, Ranieri: “Necessario far maturare la cultura dell’infanzia nel nostro Paese”

In rappresentanza del Coordinamento Nazionale per le politiche dell’Infanzia e della sua scuola, Noemi Ranieri è intervenuta all’incontro organizzato presso la Fondazione Quartieri Spagnoli FOQUS.

Sabato 21 maggio a Napoli si è svolto il convegno diviso per stanze tematiche dal titolo “La sfida: costruire il sistema educativo integrato 0-6”,  dedicato alla sfida, appunto, che il decreto 65/2017 e i successivi documenti di indirizzo pongono ai comuni, alle regioni e alle autonomie scolastiche in tutto il territorio nazionale. Presente all’incontro la Presidente Enfap Noemi Ranieri, in rappresentanza del Coordinamento Nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola.

L’intervento di Ranieri nella stanza tematica Verso una gestione integrata dei servizi educativi e scolastici – quali le condizioni fondamentali per una qualificata integrazione del sistema”, ha toccato diversi temi.

L’evento si è svolto negli spazi della Fondazione Foqus, nel cuore dei Quartieri Spagnoli

– “FAR MATURARE LA CULTURA DELL’INFANZIA”

Un lavoro comune delle scuole dell’infanzia e dei servizi educativi in ottica di integrazione con il territorio contribuisce a far maturare quella cultura dell’infanzia che nel nostro Paese continua a mancare, dalle politiche di protezione agli interventi di contrasto alla povertà economica che si trasforma rapidamente in povertà educativa.

SCAMBIO DI BUONE PRATICHE

Scambio di buone pratiche, interazione con le istituzioni prime fra tutte la famiglia, i tessuti sociali, le scuole nei diversi gradi di istruzione, gli enti locali. Lo scambio e la diffusione delle buone pratiche di integrazione già diffuse sul territorio, con momenti congiunti di riflessione sulla modalità di raccordo, rispettoso delle specificità. Per qualificare l’intero sistema integrato si può fare leva sulla scuola dell’infanzia quale parte attiva  del sistema nazionale dell’istruzione. 

– UN RUOLO PIU’ DIRETTO DEL TERZO SETTORE

Per far decollare un sistema diffuso di servizi per l’infanzia un ruolo più diretto del terzo settore può essere impostato con un sistema di accreditamento dei soggetti erogatori dell’offerta. 

– COME REPERIRE PERSONALE QUALIFICATO

Una difficoltà nasce dal reclutamento e alla qualificazione degli operatori. Per fare fronte alla difficoltà di reperire personale qualificato nei servizi si potrebbe procedere attraverso corsi di idoneità per chi, come i giovani diplomati nei percorsi liceali di scienze sociali, a cui ormai anche ripetutamente negli anni si assegnano incarichi o con la riconversione di titoli accademici.

– AVVIARE LA RICOGNIZIONE DEI PROFILI 

Infine, in considerazione della pluralità di soggetti erogatori, occorrerà avviare la ricognizione dei profili, delle mansioni per addivenire ad una piattaforma unitaria di valorizzazione professionale e di inquadramento.

La presidenza in compagnia della vice-sindaca di Napoli Mia Filippone

La prosecuzione del dialogo tra il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e il Gruppo Nazionale proseguirà a Pesaro a settembre, ispirato  al rispetto delle specificità dei due diversi segmenti ed alla consapevolezza che nessun intervento può offrire, come  quelli per l’infanzia il più alto tasso di redditività sociale.

 


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