PAY UP! Save our school

La National Education Union, la prima Organizzazione sindacale del Regno Unito nel settore dell’istruzione, ha avviato il proprio congresso annuale il 2 aprile ad Harrogate. Numerosi gli ospiti internazionali provenienti da tutto il mondo. La Federazione UIL SCUOLA RUA è stata rappresentata da Francesca Ricci e Rossella Benedetti.

La modalità di svolgimento del congresso si basa sul contributo dei delegati provenienti dai diversi organismi territoriali. La partecipazione al dibattito avviene attraverso mozioni che sviluppano le linee politiche generali dell’organizzazione. Il dibattito – scandito da tempi fissi per ciascun relatore (anche 2 minuti esatti) – intervalla proposte e relazioni preparate con attenzione e rappresenta lo spirito della NEU e la tradizione alla partecipazione attiva delle persone ai momenti di decisione delle linee di intervento sindacale. Tra i temi trattati, più di uno mostra elementi in comune con la situazione italiana.

Non parliamo solo della questione stipendiale, che peraltro nel Regno Unito è aggravata dal legame con la performance: parliamo anche e soprattutto dei pesanti tagli che affliggono da diversi anni il sistema scolastico pubblico e gratuito in quasi tutti i Paesi europei. Tagli giustificati da risultati di apprendimento misurati esclusivamente  attraverso valutazioni standardizzate che non solo determinano gli aumenti stipendiali, ma che hanno anche come effetto collaterale l’impoverimento dell’offerta educativa (sparite le discipline che non contribuiscono a potenziare le competenze misurate) e la fuga dei docenti dalla professione ( più di un 1/5 abbandona il lavoro nei primi 5 anni).

I delegati hanno votato senza esitazione le mozioni che condannano l’operato dell’OFSTED ( l’equivalente dell’INVALSI ) e la modifica dei programmi di studio che è andata a tutto vantaggio delle costosissime scuole private, dove si continuano ad offrire attività artistico-musicali che le scuole pubbliche hanno dovuto eliminare per questioni di budget.

Grande entusiasmo e consenso è stato dimostrato anche nei confronti delle attività internazionali a supporto sia delle donne iraniane e afgane, a cui viene negato l’accesso all’istruzione, e ai colleghi cubani che da quasi settant’anni subiscono gli effetti del blocco americano. Naturalmente, è stato dato spazio anche ai colleghi ucraini e alle loro testimonianze rispetto all’impatto della guerra su bambini e adolescenti la cui salute mentale è a rischio.

Altro tema dibattuto in congresso, i bisogni educativi speciali che nel Regno Unito vengono tuttora trattati in scuole differenziali. Non solo c’è separazione tra alunni normodotati e alunni diversamente abili, c’è anche un sottofinanziamento di tali istituti che provoca forti disagi alle famiglie e spesso abbandono scolastico pure per alunni con disturbi di apprendimento risolvibili magari con accorgimenti adeguati.

Nella foto: LOUISE ATKINSON – Presidente NEU

Resta da citare l’attuale mobilitazione dei sindacati inglesi per ottenere l’adeguamento dei salari alla forte inflazione e l’aumento degli investimenti per il servizio pubblico. Proprio ieri, la NEU, forte dei risultati del referendum tra i lavoratori, ha rifiutato le proposte al ribasso del governo ( 4, 3% di aumento). Le azioni di sciopero e protesta continueranno.


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