Gli esiti della raccolta delle firme entrano nelle scuole: si allarga la partecipazione

Recuperare l’orgoglio di appartenenza, ricentrare i valori, rafforzare il rapporto la professione e la ricerca in campo didattico: sono strumenti che favoriranno una nuova stagione di consapevolezza, da promuovere nei territori e nelle scuole.

“La scuola si riprende la parola” è il nome di una iniziativa lanciata dalle associazioni professionali AIMC, CIDI, MCE e Proteo Fare Sapere, che partendo dai rischi a dalle debolezze registrate nel progetto governativo di autonomia differenziata intende promuovere, a partire da settembre, un coinvolgimento allargato delle scuole, dell’associazionismo professionale, delle organizzazioni sindacali.

Le diverse forme di rappresentanza presenti nelle scuole, in primo luogo docenti, dirigenti scolastici e professionalità di supporto, sono chiamate a riconquistare il ruolo di centralità della scuola stessa, dei suoi esiti formativi e sociali.

L’obiettivo è di riconquistare e praticare nuovi spazi di autonomia, di comunità professionale, di ricerca didattica e di organizzazione del lavoro, con un occhio alle transizioni in atto, ma fedele alla missione costituzionale fondata sull’autonomia.

Da questo punto di vista il contributo delle organizzazioni sindacali, dell’associazionismo professionale, e di relazioni forti con il territorio passano attraverso il recupero della funzione partecipativa e di autogoverno degli organi collegiali in contrasto alle nuove forme di centralismo e dirigismo – ha affermato Noemi Ranieri, che ha partecipato per la Federazione Uil Scuola Rua alla conferenza stampa di presentazione, presso il liceo Newton di Roma.

Il lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali che – come la nostra Federazione – hanno promosso la raccolta delle firme per una proposta di legge popolare di contrasto alla ennesima proposta di autonomia differenziata, ha favorito la preparazione di un terreno dove le iniziative potranno moltiplicarsi con coerenza per abbandonare una volta per tutte la deriva localistica, che cancella diritti, opportunità garanzie per tanti studenti e tanti lavoratori.

Il sindacato è aperto verso tutte le iniziative che riportano al centro la scuola, la specificità della sua missione, la peculiarità del comparto e la delicatezza delle professioni che al suo interno operano. Queste vanno riconosciute nel parallelo percorso di rinnovo contrattuale con scelte coraggiose.

Recuperare l’orgoglio di appartenenza, ricentrare i valori costitutivi di una riforma epocale – come è stata l’autonomia scolastica – rafforzare il rapporto con l’associazionismo professionale e con la ricerca in campo didattico, sono strumenti che favoriscono una nuova stagione di consapevolezza, da promuovere nei territori e nelle scuole.

In allegato la proposta dei tavoli interassociativi per il rilancio dell’autonomia scolastica >>>


Condividi questo articolo: