Al via la cabina di regia Miur–Ministero del lavoro

Avrà compiti di supporto, monitoraggio e valutazione delle attività svolte dagli studenti italiani nell’ambito dell’alternanza. Sarà esteso anche Ministero per lo Sviluppo Economico.

Si è riunito al Miur il Comitato per il Monitoraggio dell’Alternanza scuola-lavoro.

I punti all’ordine del giorno riguardavano l’avvio della Cabina di Regia sull’alternanza col coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione e del Ministero del Lavoro, da estendere anche al Ministero per lo Sviluppo Economico, e il confronto sul documento di ‘Chiarimenti interpretativi’ proposto dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione in risposta ai numerosi quesiti posti dal mondo della scuola e non solo.

L’incontro è stato aperto dalla Ministra Fedeli, che ha voluto rimarcare il grande interesse e impegno che nel suo mandato intende riservare al tema dell’alternanza scuola-lavoro, vista come uno strumento di cambiamento epocale nei mondi della scuola e del lavoro.

Il sottosegretario Toccafondi ha sottolineato come i due temi in discussione vadano a implementare il sistema di supporto che il Miur ha attivato per far incontrare mondo della scuola e mondo del lavoro, che è partito nello scorso mese di ottobre con l’apertura della piattaforma web dedicata all’alternanza nel sito del Ministero, con l’avvio del Registro delle Imprese, nonché con le misure incluse nella legge di stabilità per incentivi alle imprese che assumono giovani che abbiano frequentato percorsi in alternanza all’interno dell’azienda.

Il documento sui Chiarimenti tocca molti punti ancora critici per le scuole, in particolare riguardo agli aspetti di gestione, quali le spese ammissibili, i compensi per gli esperti, gli obblighi di sicurezza, le coperture assicurative, i criteri per gli alunni ripetenti o che svolgono anni all’estero.

A breve sarà pubblicato e consentirà alle scuole di operare con più serenità in un’attività così complessa.

Molto resta ancora da fare, dentro e fuori la scuola, per migliorare anche la qualità dei percorsi. Tutto ciò dovrà passare anche attraverso la qualificazione degli operatori, in primis docenti e tutor aziendali, che dovranno essere formati attraverso specifici percorsi. Le risorse per la formazione dei docenti saranno a breve rese disponibili attraverso il Piano Nazionale di Formazione, mentre per i tutor aziendali si potrà fare ricorso ai Fondi Interprofessionali.

Strategica dovrà essere la condivisione tra i diversi soggetti e in questa direzione la Cabina di Regia potrà consentire il dialogo e la definizione di misure sussidiarie tra i diversi Ministeri.

La UIL si è riservata di far pervenire le proprie osservazioni alla nota di chiarimento, tuttavia, ritiene che al successo numerico deve seguire quello della qualità e quello della selettività dei percorsi. Molti sono stati fatti solo perché obbligatori e si rilevano meri percorso burocratici che non solo non hanno effetti positivi, ma possono rappresentare veri danni all’azione educativa delle scuole che deve mantenere la leadership progettuale.  Pertanto, la UIL pur apprezzando lo sforzo di venire incontro alle numerose richieste delle scuole di avere chiarezza su alcuni elementi focali per una corretta gestione dell’alternanza evidenzia che questi avrebbero dovuto essere forniti all’inizio del trascorso anno scolastico per favorire un più sereno avvio dei percorsie una corretta progettazione degli stessi, in funzione degli obiettivi propri del percorso di studi.

La UIL guarda positivamente alla costituzione della cabina di regia nazionale che fornisca indirizzi per il reale sviluppo del sistema, in simmetria con il comitato tecnico nazionale di monitoraggio, a cui anche le parti sociali sono chiamate.

Sono stati riportati i dati del monitoraggio quantitativo sul bilancio del primo anno di esperienza:

  • 5900 ​le scuole che hanno realizzato progetti di alternanza scuola – lavoro
  • 95% le scuole statali
  • 62 % le scuole paritarie
  • 652.641​ alunni delle classi terze, quarte e quinte (erano 288.600 nel precedente anno scolastico 2014/2015)
  • 69 % l’aumento registrato
  • 455.000​ alunni delle classi terze (su 502.000 iscritti)
  • 91% la partecipazione
  • 29.400 ​percorsi realizzati (11.400 a.s. precedente)
  • 151.000 ​strutture ospitanti (+ 41%)
  • + 50 % al nord
  • + 32 % al centro
  • + 16 % al sud

suddivise in:​

  • 36 % imprese
  • 12 % IFS
  • ​8,5 % pubbliche amministrazioni
  • ​7,5 % non profit
  • il resto in associazioni di categoria, studi professionali

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