All’Aran il punto sulle specificità della dirigenza scolastica

L’incontro dell’11 ottobre è stato interamente dedicato alle specificità della dirigenza scolastica rispetto alle altre dirigenze del comparto scuola università e ricerca.

Il confronto è partito dall’esame del precedente contratto dell’Area V per risolvere le tante criticità segnalate: alleggerire il profilo da responsabilità improprie, maggiori tutele evitando disparità di trattamento economico in relazione ai diversi inquadramenti regionali.

Le posizioni della Uil Scuola hanno trovato, su molti aspetti, convergenza con i colleghi di Flc Cgil e Cisl.
L’analisi effettuata è stata lunga e puntuale, con argomentazioni dettate dalle realtà vissute nelle istituzioni scolastiche.

Il mutamento di incarico a livello regionale ed interregionale per il quale abbiamo chiesto l’eliminazione di tutti i punti ostativi , compresi i nulla osta in uscita e in entrata, per un diritto alla mobilità che non faccia differenze tra i dirigenti a seconda dell’anno di assunzione. Una mobilità interregionale che rispetti interamente  la proporzione del 30% riservato a chi viene fuori regione.

Abbiamo discusso dell’eliminazione dell’obbligo di rotazione sugli incarichi dirigenziali ,assicurando invece la continuità di direzione e di gestione delle istituzioni scolastiche e lasciando che il mutamento avvenga a domanda dell’interessato tenuto conto del Dlvo 33/2013 e dell’esclusione per le istituzioni scolastiche dal Dlvo 97/2016 in tema di anticorruzione.

Nelle numerose assemblee dei dirigenti scolastici, nelle varie regioni è emersa più volte, la richiesta di prevedere la restituzione al ruolo di provenienza.


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