Art. 33 Costituzione: libera è la Scienza, libero ne è l’insegnamento.
Turi: la libertà di insegnamento consente di trasmettere gli elementi scientifici e di darne la giusta divulgazione, attraverso l’istruzione.
Senza una scuola libera e statale che svolge la funzione di garante di questa libertà, ci sarà sempre qualche pseudo scienziato che vorrà convincerci che la Terra è piatta.
Con il “Patto trasversale per la scienza”, Burioni e Silvesti, hanno segnato un passo importante per il Paese che ci fa ben sperare sul futuro.
Aver portato a firmare un manifesto di intenti che sottrae la scienza alla politica, ai maggiori contendenti politici di questo periodo, Renzi e Grillo, ci riporta alla Costituzione e all’art. 33 che definisce libera la Scienza e libero il suo insegnamento.
Per completare questo passaggio verso l’illuminismo, la ragione, le persone, occorre ricordare, a tutti, anche alla politica, che se « libera è la Scienza», « libero ne è l’insegnamento».
Stiamo parlando – sottolinea il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – della libertà di insegnamento che consente di trasmettere gli elementi scientifici e di darne la giusta divulgazione, attraverso l’istruzione.
Senza una scuola libera e statale che svolge la funzione di garante di questa libertà, ci sarà sempre qualche pseudo scienziato che vorrà convincerci che la Terra è piatta.
Per evitare il rischio dei “terrapiattisti”, bisogna evitare di derubricare la scuola da funzione, con il ruolo pubblico che solo Stato può svolgere, a quella di servizio a domanda individualizzata, che risponde a logiche di mercato. Così come occorre evitare rischi ‘regionalisti’ ricordando costantemente che la scuola che la Costituzione indica è laica, libera, statale, critica, aperta, nazionale.