Barbagallo: «investire nella scuola pubblica, rimetterla al centro dell’azione di Governo»

Faccia a faccia tra la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e i leader della Uil e della Uil scuola, Carmelo Barbagallo e Pino Turi.

Al centro del confronto il futuro della scuola pubblica. L’occasione di questo dialogo tra Governo e parti sociali, su un tema centrale per la vita del Paese, l’ha fornita la Conferenza di organizzazione nazionale della categoria che si è svolta ieri e oggi in provincia di Taranto.

“Abbiamo chiesto alla ministra dell’Istruzione – ha dichiarato Barbagallo – di continuare nel cambiamento della cosiddetta buona scuola che non ha dato buoni risultati. Bisogna restituire alla scuola pubblica il ruolo e la dignità che le spetta e realizzare un grande progetto per la formazione e la cultura, con l’obiettivo di rimodulare la società sulla base di un rinnovato senso civico.

La scuola ha un ruolo primario anche per affermare la cultura della legalità e dei diritti. Se però – ha proseguito il Segretario della Uil – un insegnante ha la preoccupazione del trasferimento e di uno stipendio insufficiente per arrivare a fine mese, non è nella condizione di serenità per svolgere questo importante lavoro.

Serve, dunque, sia un incremento occupazionale nel settore sia la definizione del rinnovo contrattuale.

Bisogna investire nella scuola pubblica, rimetterla al centro dell’azione di Governo e non viverla come un peso al punto da arrivare a spostare le risorse verso la scuola privata. La scuola pubblica – ha concluso Barbagallo – deve rappresentare la vera svolta necessaria al Paese per riprendere il cammino e per progredire”.


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