Dimensionamento: ecco come, da anni, la scuola contribuisce a foraggiare i conti pubblici
D’Aprile: Abbiamo perso mille scuole in dieci anni e ne perderemo altrettante nei prossimi dieci. Una programmazione da rivedere: sulla scuola non si fa cassa, si investe.
In dieci anni, il nostro Paese ha perso circa 1.000 autonomie scolastiche e nei prossimi dieci ne perderà altrettante.
Dall’analisi dei dati relativi alla riduzione progressiva delle scuole nel nostro Paese è emerso che nel 2000-01 il numero delle istituzioni scolastiche era 11.592, nel 2011-12 9.139, nel 2021-22 8.511 e nel corrente anno scolastico sono scese a 7.981. In prospettiva, nel 2031-32, saranno 6.885. Una riduzione di circa il 40% in trenta anni.
Questo processo di dimensionamento produrrà risparmi di spesa pari a 88 milioni di euro.
L’unico beneficio per il dimensionamento riguarderà le casse dello Stato mentre non ci sarà nessun vantaggio per tutto il personale scolastico e, in una certa misura, neanche per alunni e genitori.
Governare il sistema di istruzione statale significa pianificare interventi strutturali su cui è necessario investire per disegnare la scuola dei prossimi anni attraverso una visione lungimirante che non si limiti a risolvere le singole emergenze o contingenze, afferma Giuseppe D’Aprile, Segretario generale Uil Scuola Rua.
Ridurre il numero degli alunni per classe – osserva D’Aprile – significherebbe trasformare il problema della denatalità in una opportunità e non in una penalizzazione.
Un intervento necessario per una didattica ancor più di qualità.