Gestione dei processi di lavoro Inps e pensioni 2019

Martedì, 9 ottobre, si è tenuta al Miur, una riunione tra sindacati scuola, rappresentanti della Direzione del personale della scuola e Responsabili di settore dell’Inps sul tema della gestione dei processi di lavoro a cura di Inps e sulle pensioni 2019.

I rappresentanti del ministero hanno riferito che non vogliono che si ripetano, per il 2019, i ritardi e i disservizi che si sono verificati nel corrente anno. Per evitare ciò, bisognerà rispettare i tempi e coordinare le varie aree per stabilire correttamente i flussi telematici ed inserire con esattezza i periodi di servizio dei lavoratori.

La Uil Scuola, partendo dalle criticità che si sono riscontrate nel 2018, in cui per la prima volta è l’Inps che riconosce il diritto a pensione, ha evidenziato che gli archivi di Inps presentano, spesso, dei buchi soprattutto nel periodo di ruolo nel quale, a tanti lavoratori della scuola, mancano da pochi mesi a più di un anno. Per il servizio pre ruolo e per i riscatti e ricongiunzioni, c’è stata una non perfetta comunicazione tra Ambiti territoriali e Inps, nonché tra Inps e scuole per i periodi da certificare dal 1° gennaio 1988 in poi (contribuzione in conto tesoro), per le domande presentate all’Inpdap dal 1° settembre 2000 a seguire. Tra scuole e Inps, infatti, si sono avute assenze di comunicazioni o quest’ultime sono state incomplete. Tutto ciò ha determinato la mancata conferma dei requisiti per andare in pensione, nonché la liquidazione della stessa in misura inferiore a quella dovuta. Altri disservizi sono da imputare direttamente all’Ente che non ha provveduto in tempo a calcolare riscatti, ricongiunzioni, accrediti figurativi di maternità e servizio militare, liquidando pensioni più basse.

Nel corso della discussione è emersa, da parte del Miur, la esigenza di anticipare al 5 novembre l’inizio delle domande di dimissione dal servizio per l’accesso al trattamento pensionistico, in modo da avere più tempo a disposizione per correggere eventuali anomalie presenti negli archivi Inps e nel SIDI delle scuole. I sindacati, non pregiudizialmente contrari alla data di anticipo delle domande, hanno insistito sul fatto che bisognerà, comunque, un mese di tempo per le domande, prevedendo anche, tra le opzioni per andare in pensione, “quota 100” di prossima approvazione. Il Miur ha invitato tutti i sindacati a formulare proposte di miglioramento del sistema Polis nel giro di pochi giorni.

I funzionari dell’Inps riferiscono di essere soddisfatti dei risultati ottenuti, al di là dei disservizi già evidenziati, perché su 41.796 domande di pensionamento hanno accertato il diritto a 37.667 soggetti, dei quali 32.500 hanno già ricevuto la pensione entro ottobre e. per i rimanenti, contano di concludere entro la fine dell’anno. Hanno, altresì, comunicato di avere libero accesso al SIDI, per cui possono completare direttamente le incongruenze presenti nell’estratto contributivo. E’ volontà dell’Inps attuare dei corsi di formazione coinvolgendo direttamente le scuole. Su tale punto non c’è stato il consenso della totalità dei sindacati.

A conclusione dell’incontro, Miur e Inps hanno comunicato che dirameranno una circolare concordata e faranno avere ai sindacati il verbale della seduta.


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