Il PNRR non viene condizionato dalla crisi politica in atto

In un incontro tra  il Ministero dell’Istruzione e i  sindacati confederali e di categoria finalizzato a fare il punto sullo stato di attuazione del PNRR nella sua declinazione scolastica, è questo il dato di maggiore importanza che è emerso. Gli atti esecutivi (decreti di attuazione),  destinati a dare sostanza a quelli  adottati dal Parlamento, possono essere emanati con regolarità, non incontrando i limiti dell’ordinaria amministrazione cui è tenuto ad attenersi il Governo in carica.
Il confronto, molto scarno in verità, si è incentrato su una carrellata molto generica dei provvedimenti sin qui adottati che, come è noto, hanno riguardato i seguenti interventi:

  • Sei interventi di riforma
  • Sei linee di intervento per le infrastrutture
  • Cinque linee di investimento per le competenze

Piu specificamente, l’Amministrazione Scolastica ha comunicato che si è entrati nell’ultima fase del Piano: quella di allocazione delle risorse presso gli Enti Locali. A questi ultimi spetterà, poi, la gestione  dei fondi che culminerà con l’ordinazione e la liquidazione della spesa.
In sintesi, le riforme sono state realizzate per quattro asset su sei. Risultano adottate quelle su:

  • Reclutamento del personale docente
  • Riforma del sistema ITS
  • Scuola di alta Formazione e formazione continua
  • Riorganizzazione del sistema scolastico

Rimangono da adottare quelle su:

  • Riforma degli Istituti Tecnici e Professionali
  • Riforma dell’Orientamento

Per quanto attiene alle Linee di investimento per le infrastrutture, l’Amministrazione è già intervenuta per: Asili nido e scuole dell’infanzia, mense, potenziamento delle infrastrutture per lo sport a scuola, costruzione di nuove scuole. Risulta avviato anche il concorso di progettazione per la costruzione di nuove scuole.
La parte relativa agli investimenti per le competenze rileva:

  • L’erogazione di una prima tranche di 500 mln di €, a cui seguiranno altre due di pari importo in materia di dispersione scolastica e divari territoriali.

Prima dell’estate verrà erogata una tranche di 500 mln di € per la costruzione di nuovi laboratori di cui saranno dotati gli ITS e di complessivi 1.100 mld di € per la didattica digitale.
La Uil Scuola ha stigmatizzato il comportamento tenuto dall’Amministrazione che continua a diluire i tempi del confronto rappresentandone uno del tutto generico ed ex – post, molto lontano dai contenuti del Patto  sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali Confederali con  il Presidente del Consiglio. Allo stato, rimangono prive di confronto le tematiche relative ai decreti attuativi per gli ITS, il dimensionamento scolastico, l’edilizia scolastica, le sezioni 0/6 di scuola dell’infanzia e le risorse per le scuole del Mezzogiorno.
Quanto agli aspetti relativi alle riforme sin qui adottate, se ne è sottolineata la assoluta non condivisione su tutti i temi toccati che, è stato ricordato, sono stati posti a base dello sciopero generale del Settore Scuola del 31 maggio u.s.
Gli incontri, previa opportuna calendarizzazione, dovrebbero seguire una scansione sui i singoli aspetti. Tanto al fine di avviare un’autentica azione di confronto con il partenariato sociale che, ad oggi, è stata del tutto superficiale e priva di effetti.
Le criticità permangono nella loro integralità anche a causa di un’azione di confronto intempestiva e priva di reale significazione, inibendo alle Organizzazioni Sindacali di poter concorrere costruttivamente a migliorare l’impianto normativo e quello più specificamente attuativo. Ad oggi, al netto dei proclami propagandistici,  prevale l’unilateralismo delle decisioni. Nessun passo avanti in direzione di un autentico cambiamento è stato compiuto, si rimane nel guado delle scelte improduttive di effetti sulle persone e sulla qualità delle funzioni da esperire.
Per la Uil Scuola hanno partecipato: Luigi Veltro per la Uil e Giancarlo Turi per la Uil Scuola.
L’Amministrazione Scolastica è stata rappresentata dal Capo di Gabinetto del Ministro, dott. Luigi Fiorentino e dalle dott.sse Simona Montesarchio e Ricolfi.


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