Il Coordinamento per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola esprime apprezzamento per la bozza del documento Linee pedagogiche per il sistema integrato “zerosei” elaborato dalla commissione ministeriale coordinata dall’ispettore Giancarlo Cerini.

In questo documento, il Coordinamento si sofferma soltanto su alcuni aspetti sui quali intende esprimere il proprio contributo di analisi e proposte.

Realizzare tutte le possibili sinergie fra i Servizi educativi per l’infanzia e la Scuola dell’infanzia, nell’ambito di un sistema integrato 0 – 6, rientra nella naturale realizzazione di una delle misure a più alto rendimento tra quelle proposte dalla strategia di Lisbona.

Ai nostri giorni quegli obiettivi, già prioritari, assumono nuova valenza per evitare che gli effetti del lungo periodo della pandemia accentuino ulteriormente disparità e svantaggi già ampiamente incidenti sull’infanzia, soprattutto in particolari aree territoriali e stratificazioni sociali.

Le stesse Linee pedagogiche insistono sulla necessità di considerare l’accesso ai servizi educativi e alla Scuola dell’infanzia non solo un sostegno alle famiglie, ma soprattutto la condizione per affermare un principio di eguaglianza sostanziale affinché ogni bambino e bambina possa veder garantite opportunità educative per sviluppare appieno le proprie capacità, indipendentemente dalle condizioni socioculturali di partenza.

Superare la frammentarietà

L’ancora estrema frammentazione del sistema, unitamente alla pluralità dei soggetti stessi che afferiscono al singolo segmento e alle specificità “ordinamentali”, tra pubblico, paritario e privato, prospettano la difficoltà di un dialogo autentico e proficuo, finora registrato in realtà a macchia di leopardo sul territorio nazionale.

Superare queste difficoltà, richiede interventi su diversi piani:

1. su quello organizzativo, attraverso una rapida organizzazione dei Coordinamenti pedagogici e dei Poli per l’infanzia;
2. su quello pedagogico, piano per il quale il documento “Linee pedagogiche” assume una particolare rilevanza per la costruzione di una cornice di senso comune tra i due percorsi;
3. su quello della formazione per orientare quella degli insegnanti e degli educatori dei servizi educativi nella direzione della costruzione di una valida e condivisa base pedagogica, relazionale, comunicativa e dei diversi linguaggi che abbia a riferimento le varie fasi dello sviluppo delle bambine e dei bambini; formazione intesa come ricerca permanente e sperimentazione sul proprio lavoro, fondamentale per una professionalità dinamica, non acquisita una volta per tutte. >>>

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