Nella fase di attuazione arrivano nuove contraddizioni

DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE 107 

Sistema integrato 0/6: la laurea in Scienze della formazione primaria non è sufficiente  per lavorare al ‘nido’.
Scuole italiane all’estero: irricevibili i contenuti del decreto. La Uil chiede la proroga delle graduatorie.

Decreti legislativi attuativi della Legge 107/15, questo l’argomento trattato in uno specifico incontro tra l’Ufficio di Gabinetto del Miur e le organizzazioni sindacali.

Rispetto all’incontro precedente non si registrano passi avanti, permangono situazioni di criticità soprattutto nel decreto relativo al sistema integrato 0/6 e a quello delle scuole italiane all’estero.

A fronte di una illustrazione molto sommaria delle bozze di decreti che non ha consentito di poter effettuare valutazioni puntuali, i sindacati si sono riservati di presentare osservazioni scritte entro questa settimana.

Per la Uil scuola hanno partecipato Proietti, Luongo e Colafato.

Sistema integrato 0/6 anni

  1. Una prima bozza di decreto prevede il riconoscimento del servizio prestato nelle sezioni primavera, statali e paritarie, nonché nei nidi d’infanzia, sia a gestione pubblica che privata, ai fini dell’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento e di istituto della scuola dell’infanzia e primaria,a partire dall’anno scolastico 2007/08.
  2. La bozza di un secondo decreto regolamenta l’accesso al ruolo di educatore dei servizi educativi per l’infanzia. Il decreto prevede l’istituzione di questa nuova figura alla quale si accede con il possesso della laurea triennale in scienze dell’educazione (L-19) o con la laurea in scienze della formazione primaria purché integrata da 60 CFU specifici.

La Uil, come già proposto nel precedente incontro, ha ribadito la necessità di ritenere valido a tutti gli effetti, anche attraverso una fase transitoria, la laurea in scienze della formazione primaria, senza la necessità dell’acquisizione di ulteriori crediti, il cui costo, peraltro, è a totale carico degli interessati.

La Uil, inoltre, ritiene inammissibile la valutabilità del servizio prestato nei nidi d’infanzia ai fini dell’aggiornamento delle graduatorie per l’accesso ai ruoli di insegnate di scuola materna.

Percorsi di Istruzione professionale

Il decreto prevede la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale e del raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale.

L’amministrazione ha comunicato che, dopo il passaggio alla Conferenza unificata e al Ministero della salute, attualmente il testo del decreto è al vaglio del Consiglio di Stato.

Per la Uil resta prioritario il rafforzamento del sistema d’istruzione professionale statale, mantenendo la distinzione dei profili professionali e dei relativi percorsi formativi.

Inclusione scolastica

Il Miur ha illustrato un decreto che prevede l’assegnazione di ulteriori funzioni per l’inclusione al Gruppo di lavoro interistituzionale regionale (GLIR), organo costituito presso ogni Ufficio scolastico regionale.

Scuole italiane all’estero

Del tutto irricevibili i contenuti della bozza di decreto Miur di concerto con il Maeci previsto dal decreto legislativo numero 64 che indicano  i requisiti professionali e culturali necessari, secondo il Miur e il Maeci, per poter partecipare alla selezione concorsuale prevista dal suddetto decreto per la destinazione all’estero.

La Uil scuola ha ribadito che la destinazione all’estero del personale di ruolo della scuola rappresenta una forma di mobilità professionale che, a tutti gli effetti, deve essere regolamentata dalla contrattazione.

L’intervento legislativo ha già prodotto gravissimi danni alle nostre scuole all’estero. I ritardi, ormai inevitabili nelle procedure di selezione del personale, devono essere addebitati a coloro i quali si sono assunti la responsabilità di reiterare le storture della legge 107 anche in materia di promozione della lingua e della cultura italiana all’estero.

La Uil ha inoltre rappresentato all’amministrazione che ormai le procedure di selezione non potranno più essere realizzate in tempo utile per garantire l’invio del personale della scuola, dirigente scolastico, docente e ATA per il prossimo anno scolastico, con inevitabili conseguenze sul funzionamento del sistema scolastico.

La Uil ha proposto di utilizzare anche per il prossimo anno scolastico le attuali graduatorie, prorogandone la validità per il 2018/19 e, al tempo stesso,con la disapplicazione delle norme contenute nel decreto 64, di recuperare immediatamente  nel nuovo  contratto nazionale le attuali procedure di mobilità professionale per l’estero.


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