Nomine per le scuole italiane all’estero, D’Aprile: bene il dialogo con Ministero Esteri, chiediamo il ritorno della mobilità nel Contratto

Con l’avvio del nuovo anno scolastico 2024/25, sono emerse diverse questioni aperte nel sistema delle scuole italiane all’estero. Secondo quanto denunciato dalla UIL Scuola RUA, solo il 10% dei docenti nominati ha effettivamente preso servizio. A ciò si aggiunge la totale assenza di dirigenti scolastici e personale ATA nelle istituzioni coinvolte, fatto che compromette il funzionamento di scuole e sezioni bilingue presenti in paesi come Francia, Germania, Svizzera e Belgio.

“La situazione attuale – ha sottolineato il Segretario generale Giuseppe D’Aprile in una lettera inviata al Ministro degli Esteri il 26 settembre scorso – mina la credibilità delle nostre istituzioni e il rapporto di fiducia con le autorità scolastiche straniere e con le famiglie, che ancora attendono la presenza degli insegnanti italiani.”

Le cause del ritardo, il Ministero degli Esteri risponde alla Uil Scuola Rua
In risposta alla lettera inviata dal Segretario D’Aprile, il Direttore Generale della Diplomazia Pubblica, De Pedys, ha fornito alcune spiegazioni. Tra i fattori principali dei ritardi – si legge nella lettera – figura l’iter legislativo che ha accompagnato il Decreto Legge 31 maggio 2024 n. 71, il quale ha inciso sulle tempistiche di definizione del contingente scolastico all’estero.

Il Decreto è stato approvato solo il 29 luglio 2024, con la successiva registrazione alla Corte dei Conti avvenuta il 4 settembre.

De Pedys ha evidenziato che le procedure di nomina sono state avviate tempestivamente dopo questi passaggi, portando all’invio di 358 preavvisi di nomina e alla formalizzazione di 227 assegnazioni. Alla data attuale, 77 unità di personale sono operative, mentre altre 24 sono in fase di completamento delle procedure di servizio.

Importante segno di attenzione e di rispetto per il nostro sindacato, occorre restituire al più presto al contratto la mobilità professionale
“Un dialogo costruttivo tra le parti – scrive il Segretario Uil Scuola Rua in risposta al Ministero – è essenziale per trovare soluzioni condivise, capaci di migliorare le condizioni di lavoro del personale scolastico all’estero.”
Allo stesso tempo, il Segretario ha ribadito l’urgenza di reintegrare la mobilità professionale del personale all’interno del contratto nazionale. “È necessario superare le attuali lungaggini burocratiche e garantire una maggiore flessibilità per il personale, affinché il sistema della formazione italiana nel mondo possa esprimere appieno il suo potenziale, conclude.”


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