ORGANICI ATA E PROCEDURA NAZIONALE EX LSU

Un organico funzionale e stabile, presidi sanitari e protocolli puntuali a tutela degli studenti e dei lavoratori

In data 15 maggio 2020 si è tenuta una videoconferenza tra il MIUR e i Sindacati scuola, per una prima informativa sull’ organico di diritto ATA 20 21 e sulla procedura nazionale di internalizzazione degli ex LSU.

ORGANICI ATA
I rappresentanti del Ministero hanno riferito del calo di oltre 86.000 alunni a livello nazionale che, adottando i parametri utilizzati in passato avrebbero comportato la decurtazione di circa 550 Assistenti e 1400 Collaboratori.  Attraverso la previsione del D.Lgs. 66/2017 sull’ ‘inclusione scolastica degli studenti con disabilità’ la decurtazione sarà riassorbita sulla base del numero di alunni disabili certificati ed inseriti a sistema. In questo modo la dotazione organica complessiva resterà sostanzialmente immutata. I dettagli regionali, provinciali e per profilo verranno illustrati in un prossimo incontro in quanto i dati non sono ancora definitivi.

La Uil Scuola

Ha sostenuto la necessità di assicurare alle scuole il personale necessario, rilanciando la proposta di un organico funzionale alle attività previste da singola istituzione scolastica. Va superato il metodo di calcolo basato sul numero degli alunni; in alcune regioni, a fronte del calo degli alunni, abbiamo assistito ad un aumento delle classi. Come per i docenti va garantita la continuità amministrativa e gestionale, evitando lo spostamento delle persone, con la conferma delle attuali consistenze organiche a livello regionale e, ove possibile, a livello di istituzione scolastica.

Le nuove regole sanitarie sul distanziamento sociale e le dichiarazioni del Ministro Azzolina e di numerosi esponenti della maggioranza che sostiene il Governo e dell’opposizione sono orientate alla diminuzione del numero di alunni per classe. Questo è il momento di tradurre i buoni propositi in azioni concrete come quelle di un ampliamento dell’organico ATA, a partire dalla dotazione di tecnici nelle scuole del primo ciclo e di un presidio sanitario specialistico in ogni scuola. E’ necessario uscire dalla fase degli annunci e affrontare concretamente la situazione, utilizzando le risorse straordinarie che l’Europa mette a disposizione degli stati nazionali.

Per dare stabilità al sistema è inoltre indispensabile prevedere la progressiva implementazione dell’organico di area C la cui mancanza ha determinato le molte criticità nella sostituzione dei DSGA

Tutte queste carenze, precedenti alla crisi sanitaria, sono dovute al pregresso blocco decennale della contrattazione e alla mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali, fondamentali per rendere il lavoro ATA più rispondente alle nuove esigenze.

Per dare certezze ai lavoratori e stabilità alle scuole occorre una gestione trasparente dei posti evitando di esporre il personale a situazioni di incertezza e di ingiustificata instabilità. va ricordato che solo dopo l’emanazione dei decreti formali verrà stabilito l’organico di diritto di ciascuna scuola, utilizzando anche la quota riservata agli interventi compensativi da gestire a livello di direzioni regionali.

Alla luce della nuova emergenza sanitaria la proposta UIL è di istituire un’area socio sanitaria per l’assistenza agli alunni disabili gravi deve essere ulteriormente rafforzata. La tutela della salute di studenti ed operatori non può essere demandata al personale scolastico, che non ha competenze sanitarie specifiche.

È necessario che le scuole siano supportate dalla presenza costante e quotidiana di presidi medici che garantiscano le funzioni di prevenzione, vigilanza, intervento indirizzo e supporto. Questa posizione della Uil Scuola è stata chiaramente espressa nell’incontro con gli esperti del Comitato tecnico Scientifico ed ha suscitato notevole interesse nella Categoria.


PROCEDURA NAZIONALE EX LSU

E’ in via di emanazione il bando per l’attuazione della procedura nazionale prevista al comma 5 quater all’art. 58 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, per coprire i posti residuati al termine della prima procedura selettiva di stabilizzazione.

Tali posti sono utilizzati per il collocamento in altra provincia, a domanda e nell’ordine di un’apposita graduatoria nazionale – formulata sulla base del punteggio acquisito nella prima procedura – del personale assunto a tempo parziale, ovvero di coloro che siano risultati in soprannumero nella propria provincia. Le operazioni si svolgeranno esclusivamente nell’ambito dei 11.263 posti già accantonati.

Il bando dovrebbe essere pubblicato nella GU del 22 maggio. Da quella data decorreranno i termini per inoltrare la domanda che dovrebbero essere di 15 giorni,

A breve, dopo la firma del provvedimento, una scheda tecnica sull’argomento

 


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