Rossella Benedetti è la Presidente del Comitato Donne della Confederazione Europea dei Sindacati (CES)

Insegnante, responsabile del settore internazionale della Uil Scuola Rua, Rossella Benedetti è stata eletta oggi all’unanimità Presidente del Comitato Donne della CES.  Esperta di PO è membro del Comitato dal 2015 ed è Vicepresidente dal 2021.

Colmare il divario retributivo di genere, garantire luoghi di lavoro liberi dalla violenza di genere: è questa la “Roadmap UE” per i diritti delle donne.  Una dichiarazione politica a cui la Confederazione Europea dei Sindacati vuole dar seguito con una legislazione vincolante, diritti applicabili e un dialogo sociale solido. Nata nel 1973 la CES comprende 94 organizzazioni sindacali in 42 paesi europei, oltre a 10 federazioni sindacali europee.

La direttiva sulla parità già adottata – ha detto Rossella Benedetti – deve trovare piena applicazione. Il divario retributivo di genere ha impatto diretto su 10 milioni di lavoratrici con un costo totale di 4,8 miliardi l’anno.  Procedere sulla strada della parità di genere non è una concessione legislativa, è un diritto sancito dai Trattati europei che deve tradursi in azioni concrete e misure vincolanti.

Il sindacato può svolgere un ruolo centrale nella progettazione e nell’attuazione delle politiche per la parità di genere (2026-2030) – ha detto la Segretaria confederale della UIL, Ivana Veronese, dopo la prestigiosa nomina di Benedetti – e segnare un percorso che promuova i diritti delle donne in Europa.

Proprio oggi l’INPS ha reso noti i dati sui divari retributivi di genere – ha sottolineato Veronese – e solo chi vive su Marte può stupirsi: le donne guadagnano meno degli uomini perché, nei fatti, pagano con le loro retribuzioni, e con le loro future pensioni, l’assenza di servizi di conciliazione adeguati. Esiste poi una distribuzione totalmente iniqua del carico di cura.  Le donne, e il nostro Paese tutto – ha chiarito Veronese – hanno bisogno di occupazione di qualità, di lavoro dignitoso, di non dover scegliere tra la famiglia e la propria indipendenza economica.

Il tema della trasparenza retributiva – aggiunge il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile –non solo è centrale per colmare il divario retributivo delle lavoratrici europee ma è anche una delle questioni più sentite dal personale della scuola. Stiamo lavorando con grande impegno per una crescita delle retribuzioni che passi attraverso i rinnovi contrattuali, per un lavoro che sia stabile e per rafforzare gli strumenti della democrazia economica. Le politiche di austerità non hanno prodotto i risultati sperati. La Roadmap europea per le donne va sostenuta senza tentennamenti.

 


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