Sciopero del 29 novembre, una scuola per il Paese, un Paese per la scuola
Istruzione, sanità, sicurezza, contratti, lavoro precario, pensioni, fisco: quello del 29 novembre è uno sciopero che riguarda tutto il Paese. Lo stiamo sottolineando nei consigli e nelle assemblee che stiamo organizzando in ogni parte d’Italia. Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal Segretario generale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, durante gli incontri sui territori.
9 NOVEMBRE / CAGLIARI – CONSIGLIO REGIONALE DELLA UIL SCUOLA RUA SARDEGNA
Istruzione, sanità, sicurezza, contratti, lavoro precario, pensioni, fisco. Quello del 29 novembre è uno sciopero del Paese. Lo abbiamo ribadito oggi a Cagliari, in vista della mobilitazione generale proclamata da UIL e CGIL.
“In questi giorni – spiega il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile – nei tanti consigli regionali calendarizzati e nelle tante assemblee che si susseguiranno, ribadiremo che questa manovra lascia troppe questioni aperte sulla scuola, penso ad esempio ai tagli sul personale, inaccettabile. Servono risposte concrete sugli stipendi, il recupero della perdita del potere d’acquisto del 16% delle retribuzioni rappresenta una priorità assoluta.
Sul fronte contrattuale sono necessarie risorse aggiuntive per il nuovo contratto e vanno detassati gli aumenti contrattuali.
La scuola deve uscire dal patto di stabilità, dunque fuori dai vincoli di bilancio, ed essere considerata non come fonte di risparmio bensì di investimento senza il quale si pregiudicano inevitabilmente le sorti delle nuove generazioni e, quindi, del paese.
Uno sciopero generale necessario perché siamo convinti che le condizioni reali del Paese abbiano bisogno di risposte concrete.
12 NOVEMBRE / BARI – CONSIGLIO REGIONALE DELLA UIL SCUOLA RUA PUGLIA
La Manovra non sostiene il lavoro che si fa a scuola. Va capovolta la logica dei tagli con investimenti e stabilità. Il sistema di istruzione va pensato fuori dai vincoli di bilancio.
Sciopereremo perché non possiamo più aspettare: la scuola va sfilata dai vincoli, sempre più rigidi, di bilancio. È necessario colmare il divario tra le retribuzioni del personale e la perdita del potere d’acquisto istituendo dei capitoli di spesa in cui far confluire le risorse destinate agli aumenti retributivi e detassando gli aumenti contrattuali. Così, il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, durante il Consiglio regionale della Uil Scuola Puglia a Bari.
Nella bozza della legge di Bilancio 2025 è prevista una riduzione di 5.660 docenti e 2.174 Ata – ricorda D’Aprile -. Ridurre i posti significa non conoscere le difficoltà oggettive che da anni vive la scuola. In sede di rinnovo contrattuale abbiamo chiesto l’ampliamento dell’organico e invece ci troviamo di fronte a una riduzione. Gli organici ATA, insufficienti per rispondere alle esigenze delle scuole, insieme alle classi sovraffollate, continueranno a incidere negativamente sulla sicurezza e sulla qualità del diritto allo studio degli alunni.
16 NOVEMBRE/ POTENZA – CONSIGLIO REGIONALE DELLA UIL SCUOLA RUA BASILICATA
Il 29 novembre scendiamo nelle piazze d’Italia per lo sciopero generale: sarà uno sciopero del Paese, in cui anche la scuola si fermerà.
Nella Legge di Bilancio – ricorda il Segretario D’Aprile a Potenza durante il Consiglio della Uil Scuola Rua Basilicata – mancano risposte sulla sicurezza delle scuole. Solo il 50% dei 40.000 edifici scolastici italiani è agibile, e il 40% non ha il collaudo statico. Queste strutture, spesso fatiscenti e pericolose, sono frequentate ogni giorno da quasi 10 milioni di persone. Nonostante i segnali di degrado siano evidenti – infiltrazioni, crepe, crolli – continua a prevalere l’inerzia.
Sull’istruzione si persegue strada dei tagli e non c’è un euro destinato all’aumento delle retribuzioni del personale per colmare la loro progressiva perdita di potere d’acquisto.
In questo quadro negativo, addirittura si propongono emendamenti per incentivare le scuole private. Se ci sono fondi disponibili, i finanziamenti devono prioritariamente potenziare prima la scuola statale, nazionale e laica di questo Paese per garantire a tutti lo stesso diritto all’istruzione.
Presente anche il segretario regionale UIL Basilicata, Vincenzo Tortorelli
19 NOVEMBRE / NAPOLI – CONSIGLIO REGIONALE DELLA UIL SCUOLA RUA CAMPANIA
Legge di Bilancio, aumentare le retribuzioni per restituire dignità e rispetto sociale
La Manovra e’ troppo timida sul fronte investimenti. È una delle rivendicazioni per cui sciopereremo.
Il 29 novembre saremo in piazza, con un chiaro messaggio: bisogna investire su retribuzioni, sicurezza e sul riconoscimento sociale del lavoro del personale scolastico, sottolinea Giuseppe D’Aprile, durante il Consiglio della Uil Scuola Campania a Napoli.
È sempre più urgente dare un maggiore riconoscimento sociale per il lavoro svolto dal personale scolastico che può realizzarsi innanzitutto con l’aumento degli stipendi – afferma il Segretario generale della Uil Scuola Rua – Occorre trattare il tema scuola con serietà e investire su chi vi lavora.
In presenza di una Legge di Bilancio, l’ennesima, che non da prospettive di rilancio al sistema paese, noi non ci stiamo. E’ necessaria una manovra che tenga conto dei cambiamenti che sono ormai in atto nel paese. Che definisca in maniera chiara le regole del gioco, mantenendo invariati i principi di universalismo e solidarietà definiti dalla nostra Costituzione, conclude.
Presente all’incontro anche il Segretario generale Uil Campania Giovanni Sgambati.
22 NOVEMBRE / PALERMO – CONSIGLIO REGIONALE DELLA UIL SCUOLA RUA
Oggi a Palermo, durante il consiglio regionale della UIL Scuola Rua Sicilia, abbiamo ribadito con forza le nostre rivendicazioni contro le scelte del Governo contenute nella legge di bilancio. Scelte che, ancora una volta, consideriamo insufficienti per affrontare le questioni aperte del mondo della scuola e che ci vedranno scioperare il prossimo 29 novembre.
Non c’è nulla di politico o ideologico nel chiedere retribuzioni dignitose per il personale della scuola. Rivendicare aumenti di stipendio adeguati e il riconoscimento del valore di chi lavora ogni giorno per garantire un’istruzione di qualità è una questione di giustizia, non di politica.
Chiediamo stipendi adeguati che tengano conto della perdita del 16% del potere d’acquisto. Oggi, chi lavora a scuola è pagato molto meno rispetto ai colleghi europei, una disparità che non può più essere ignorata.
Oggi ricorre la Giornata Nazionale della sicurezza nelle scuole, un tema di cui si parla troppo poco, finendo per confinarlo ai margini dell’agenda politica, come una questione momentanea, da risolvere con misure temporanee. E mentre il Governo continua a stanziare i soliti finanziamenti spot e di breve periodo, i numeri evidenziano l’urgenza di interventi strutturali e duraturi nel tempo: da settembre 2023 ad oggi, si sono verificati 69 crolli in edifici scolastici.
È necessario affrontare il problema delle carenze infrastrutturali che coinvolge tutta la comunità educante. E’ un settore nel quale si intrecciano competenze diversificate. E’ ora di denunciare le inadempienze che possono avere conseguenze serie e concrete e pretendere un maggiore impegno per la sicurezza nelle scuole da parte di tutti attraverso interventi organici e strutturati nel tempo.
Presente all’incontro anche Luisella Lionti, segretaria regionale UIL Sicilia.
Chiediamo un rinnovo contrattuale con aumenti dignitosi e detassati, rivendichiamo che la scuola esca fuori dal patto di stabilità e misure concrete per stabilizzare i precari i cui numeri non hanno eguali.