Scuola dell’infanzia: gli interventi per la ripresa. Incontro con il viceministro Anna Ascani

Continua il lavoro del Coordinamento nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della Sua Scuola a sostegno della ripartenza dell’anno scolastico ed educativo.


2 luglio 2020 – Incontro con il viceministro Anna Ascani 

Il diritto di ogni bambina e di ogni bambino ad avere pari opportunità di sviluppo e di
apprendimento è garantito dalla Costituzione, ribadito dalle Carte Internazionali, assicurato a tutte e
a tutti a partire dall’accesso a percorsi educativi e formativi di qualità, con la dovuta attenzione alle
povertà educative, ai bambini in situazione di bisogno speciale, ai territori depressi.

Realtà che si sono moltiplicate in conseguenza della pandemia, che ha accentuato difficoltà materiali, relazionali, con sicuro aumento di bambine e bambini con disturbi di apprendimento, disagio personale e sociale ed effetti finanche sulla disabilità.

La finalità del sistema integrato dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia è garantire a tutte le
bambine e a tutti i bambini da zero a sei anni pari opportunità di crescita e di sviluppo proprio in
quella fase della vita dove sono più significativi e condizionanti, per il successo scolastico e la vita
adulta, gli stimoli educativi, relazionali, culturali.

I percorsi da zero a sei anni hanno subito, come l’intero sistema della formazione e dell’istruzione,
un grave rallentamento a causa dell’emergenza Covid.
Va evitato che queste conseguenze diventino strutturali innestando una spirale negativa dagli esiti
rovinosi per la società e per la sua parte più debole, l’infanzia.
Vanno rinsaldati i patti di comunità su cui si è sempre fondato il sistema di cura, istruzione e
educazione promuovendo ancora di più il confronto, la condivisione, il dialogo tra i diversi soggetti
che intervengono nella costruzione del percorso integrato di istruzione e formazione da zero a sei
anni e la condivisione di obiettivi di sviluppo e qualificazione dei legami tra i gruppi, su cui si basa
la convivenza democratica.

Tuttavia non è sufficiente limitarsi a sporadici incontri con soggetti “tecnici” e con il Ministero,
senza confronto circa la visione e gli obiettivi sottesi alle formule organizzative in cui ognuno dice
la sua mentre non è dato conoscere in quali sedi vengono elaborate le sintesi, che finora hanno
lasciato inevase e senza reali risposte le domande del mondo della scuola e quello dell’offerta
educativa dei servizi per l’infanzia. (…)

>>> Nel link il testo integrale della memoria dell’incontro.


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