Sul sostegno passa la proposta Uil Scuola: nessun limite verso il posto comune.

Ripreso il confronto tra i rappresentanti del MIUR e le organizzazioni sindacali. Concluso l’esame dell’articolato, la prossima settimana si potrebbe firmare il contratto.

Dopo un confronto anche abbastanza teso è stato sciolto uno dei nodi che la UIL Scuola aveva evidenziato fin dal primo incontro: nessun blocco nella mobilità da sostegno a posto comune.

L’amministrazione è stata costretta a fare marcia indietro rispetto alla proposta iniziale.

I docenti titolari sui posti di sostegno che, all’interno della provincia, chiedono il trasferimento su posto comune avranno a disposizione la totalità dei posti loro destinati.

La UIL Scuola fin dall’inizio del confronto è stata fortemente contraria a questo blocco, ingiustificato e inutilmente penalizzante per i docenti di sostegno.

Trovato l’accordo anche sulle aliquote relative alla mobilità professionale e territoriale interprovinciale.

Dopo la fase emergenziale “dell’algoritmo”, all’interno della vigenza triennale del contratto, si va verso un riequilibrio tra le diverse procedure.

Resta l’intesa sulla possibilità da parte dei docenti di poter scegliere la scuola, il comune, i distretti e la provincia con la reintroduzione delle tre fasi: comunale, intercomunale e interprovinciale.

Così come resta l’intesa sul fatto che si ripristini la titolarità su scuola per tutto il personale docente.

Per il personale educativo la Uil ha riproposto di prevedere la possibilità, per i vincitori del concorso del 2000, di passaggio nei ruoli della primaria limitatamente al riassorbimento dell’esubero.

La proposta non è stata condivisa dalle parti.

La Uil, al fine di ottimizzare i posti destinati alla mobilità, ha ripresentato la proposta per consentire anche al personale FIT, vincitore del concorso 2018, che verrà individuato come destinatario di nomina in ruolo entro il 31 dicembre 2018, la possibilità di partecipare alle procedure di mobilità.

Proposta non condivisa dall’amministrazione.

Sempre su questo aspetto, la Uil ha avanzato un’ulteriore proposta che porterebbe questo personale a scegliere una scuola già a partire dal prossimo gennaio, con presa di servizio il 1° settembre 2019.

L’amministrazione si è riservata un approfondimento.

Resta aperto il problema dei licei musicali. Si cerca di trovare soluzioni condivise al fine di contemperare le esigenze del personale che chiede la conferma e con quello già di ruolo che intende trasferirsi.

Resta aperto anche il nodo del blocco triennale, proposto dall’amministrazione, per i docenti che ottengono il trasferimento su scelta sintetica o su provincia.

La UIL è fortemente contraria e ha ribadito che si tratterebbe di un contratto illegittimo in quanto un contratto decentrato non può andare contro una norma del CCNL, potrebbe essere impugnato.

Infatti, il CCNL, all’art. 22 c. 4,  prevede detta possibilità solo nel caso si ottenga la scuola richiesta volontariamente.

Nella seduta non si sono affrontate le problematiche relative al personale ATA che saranno oggetto di una specifica sessione. Comunque la UIL ha rappresentato la necessità di individuare soluzioni equilibrate e graduali per garantire al personale ex Co.co.co. gli stessi diritti del restante personale.

Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Paolo Pizzo, Mauro Panzieri e Antonello Lacchei.


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