Turi: Così si usa la legge per scardinare il sistema dell’istruzione statale.

Scuola statale terza nella fiducia degli italiani nelle istituzioni. L’85% degli italiani è contrario a finanziare le scuole non statali.

Che la legge 107 fosse il Cavallo di Troia  per poter aggirare la costituzione e finanziare le scuole private/paritarie, lo avevamo capito e sufficientemente denunciato più volte –  sottolinea il segretario generale della  Uil Scuola, Pino Turi, dopo le dichiarazioni del Sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, a margine della Commissione Parità che si è tenuta oggi al Miur.

Apprendiamo dal sottosegretario Toccafondi  – continua Turi – che lo ‘School bonus’, contrariamente a ciò che è stato dichiarato in sede di approvazione della legge, andrà direttamente alle scuole paritarie.

Queste scuole riceveranno quindi, oltre ai finanziamenti previsto anche altre risorse con un sistema di proporzionalità. Ciò che si sta perseguendo con misure progressive sono i tagli alla scuola statale e i finanziamenti alle private, operando l’impoverimento delle une a scapito delle altre.

Un sistema che ci trova nettamente contrari. E che non possiamo tollerare, soprattutto guardando allo stato in cui si trova la scuola statale dopo gli effetti della legge del Governo sulla scuola.

Ciò che dovrebbe essere rammentato al sottosegretario è quanto gli italiani già conoscono bene, e che una recente indagine della Demos riprende in modo chiarissimo: la scuola italiana è al terzo posto nella fiducia che gli italiani rivestono nelle istituzioni, dopo il Papa e le forze dell’ordine, addirittura prima del Presidente della Repubblica.

A chi dovesse obiettare che ciò riguarda anche le scuole paritarie – conclude Turi –  la stessa indagine risponde inequivocabilmente: l’85% degli italiani è contrario a finanziare le scuole non statali.


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