Turi: Ricostituire il potere d’acquisto delle retribuzioni ed escludere le spese per l’istruzione dal Patto di Stabilità
Identità, coerenza, squadra. Davanti a noi abbiamo mesi difficili ma entusiasmanti in cui dimostreremo, ancora una volta, di essere un sindacato di massa, un punto di riferimento stabile. Così, il Segretario generale Pino Turi, durante il suo intervento al Consiglio Nazionale UIL Scuola che ha segnato l’avvio del percorso congressuale.
La stagione congressuale inizia oggi e si concluderà a settembre – ha sottolineato -. Per noi questo rappresenta un momento di continuità per portare avanti la nostra crescita e il nostro modello di scuola. La nostra deve essere una battaglia culturale e politica, oltre che sindacale. Siamo un sindacato laico, libero, plurale e riformista. Le nostre idee, anche diverse tra loro, rappresentano la nostra forza.
In apertura vorrei ricordare il collega Nicola Mondelli, già segretario nazionale UIL Scuola scomparso nei giorni scorsi – ha esordito Turi -. È stato un nostro grande dirigente, se siamo qui è grazie a chi ci ha preceduto, dobbiamo tenerlo sempre a mente.
Grande spazio durante il dibattito è stato rivolto alle imminenti elezioni RSU: saranno un crocevia importante per cogliere i frutti del nostro lavoro – ha detto – In questi mesi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, siamo riusciti a valorizzare ancora una volta il nostro rapporto con i territori, elemento da sempre distintivo della nostra organizzazione, in funzione dei valori e dei principi che ne rappresentano l’identità.
Sul rinnovo del contratto: siamo in un momento di stallo nei rapporti con il ministro Bianchi che tutti noi speriamo si risolva, sulla base di una nuova fase politica.
Voglio essere chiaro – ha affermato il Segretario generale UIL Scuola – non accettiamo soluzioni al ribasso. Il contratto dovrà rispettare gli accordi presi e tenere conto anche del potere d’acquisto delle retribuzioni, già le più basse nell’ambito del Pubblico Impiego.
Il rilancio dell’economia, va visto non solo sul lato dell’offerta, ma su quello della domanda aggregata che va sostenuta dall’aumento dei consumi interni. Le risorse disponibili per il rinnovo del CCNL sono insufficienti per pensare ad uno scambio. Servono risorse ulteriori per finanziare il rinnovo del prossimo contratto.
Ribadisco poi che non possiamo accettare che un contratto collettivo venga firmato da un solo sindacato. Rispettiamo le idee di tutti anche se non le condividiamo, ma non tolleriamo che passi questa logica perversa.
Infine, un commento sul conflitto in Ucraina: sottoscriviamo le parole del Segretario generale Bombardieri – ha concluso -. Ovunque ci sia un’iniziativa di pace, la UIL c’è. Il nostro sindacato si batterà sempre contro ogni tipo di totalitarismo o regime autoritario.
L’ordine del giorno approvato dal Consiglio nazionale
La fase di estrema instabilità che il Paese continua ad attraversare desta forti preoccupazioni nel mondo del lavoro in generale e in quello della scuola in particolare. Ad una gravissima crisi epidemiologica, ancora lontana dall’essere superata, sta seguendo la deflagrazione di un conflitto bellico che rischia di allargarsi pericolosamente. A seguito di questi eventi, la condizione economica e sociale flette paurosamente, situazione questa resa esplicita dall’elevato livello di inflazione che erode i salari (5%) e dall’allargamento del lavoro precario che ormai interessa sia i giovani che gli anziani.
Il Segretario Generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in considerazione delle attuali gravissime contingenze, ha chiesto il superamento delle politiche conservative di contenimento del debito dei paese membri UE (Patto di Stabilità), e il rifinanziamento del Next Generation EU. Ha chiesto, altresì, la elaborazione di un sistema in cui i fondi per scuola, università, ricerca e formazione fuoriescano da ogni meccanismo limitante per la loro alta valenza culturale e sociale, oltre che economica.
La Uil Scuola, per questi motivi, considerato che il Ministro dell’Istruzione non ha ancora perfezionato i processi propedeutici (atto di indirizzo) all’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL, che chiede sia immediata, rivendica la distribuzione della parte economica, pur se insufficiente, Questo, da intendersi non come scambio, ma finalizzato alla ricostituzione, peraltro parziale, del potere di acquisto delle retribuzioni che sono ferme da tre anni. Nel contempo si dovranno trovare nuove risorse per colmare la distanza che separano le retribuzioni dei lavoratori della scuola, le più basse d’Europa, con gli altri dipendenti pubblici.