Turi: un accordo politico

Un contratto sofferto sottoscritto, grazie all’accordo politico con il ministro Fedeli del 29 dicembre scorso.

Ora, mentre si avvia il percorso per l’approvazione da parte del MEF, della Funzione Pubblica e della Corte dei Conti, si dovrà aprire il confronto per completare le procedure di mobilità con il passaggio dagli ambiti alle scuole.

A questo proposito, c’è l’impegno delle parti per definire contestualmente le due procedure e chiudere con la stipula del contratto integrativo anche il contratto che definisce il passaggio dagli ambiti alle scuole.

Un contratto che tiene presente le diverse esigenze del personale senza dimenticare quelle degli alunni che è bene ricordare sono coincidenti con quelle dei docenti e non contrastanti.

Questa è l’unica strada per rimettere in carreggiata un convoglio deragliato e ridare alle scuole quel clima e quella serenità di cui hanno bisogno, luoghi di partecipazione e di libertà.

Nel merito, è stata semplificata la procedura con l’eliminazione della fasi e dei vincoli burocratici e legislativi che impedivano solo ad alcune categorie di docenti la possibilità di presentare istanza di mobilità.

I docenti potranno scegliere direttamente di andare nelle scuole e hanno la possibilità di indicare cinque scuole e dieci opzioni anche di diverse province, per tutte le tipologie di mobilità, provinciale, interprovinciale e professionale.

Sono stati, inoltre, armonizzati i punteggi e le rispettive tabelle.


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