Positiva l’iniziativa dell’Anci. La scuola comunità è esempio e sede di valori

Una proposta che ben comprende il valore della scuola per il vivere civile – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, in merito all’iniziativa promossa dall’ANCI, per raccogliere le firme sotto la proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria la materia di Educazione alla cittadinanza nelle scuole.

Un segnale positivo in favore del sistema scolastico italiano,  che  – ricorda Turi – ha già messo in atto ampie esperienze  di educazione alla legalità e alla cittadinanza nelle scuole statali.

Per queste stesse finalità , da tempo la Uil Scuola, sta attivando ogni iniziativa e azione, per mantenere e rilanciare i valori costituzionali. Principi, che –aggiunge Turi – sono alla base delle garanzie del nostro stato di diritto,  della convivenza sociale, delle scuole statali di questo paese.

Tuttavia  – continua il segretario generale della Uil Scuola – la richiesta di un’ora obbligatoria di educazione alla cittadinanza non può, bastare da sola. Vanno liberate le scuole dall’oppressione burocratica in cui sta cadendo per effetto di pseudo riforme che stanno stravolgendo i valori di riferimento ideali, valori richiamati anche nell’iniziativa dei Comuni.

La condizione per ottenere la crescita sociale auspicata – rileva Turi –  si ottiene dando alla funzione docente la dignità e libertà che la costituzione gli riconosce.  Ciò in funzione del diritto primario degli studenti, che va garantito.

Siamo convinti che occorre costruire un futuro in cui sia alta la consapevolezza delle norme, delle regole e della democrazia.  Valori che a scuola si apprendono con gli esempi e che, nella comunità scolastica,  si realizzano.

I valori di solidarietà e di coesione meritano ambienti in cui tali valori si vivono e una scuola che, invece, di inseguire valori opposti mutuati da modelli neo liberisti, conduca a ampi traguardi di educazione e legalità.


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