Ripartire, Ripensare, Responsabilità: le nuove sfide della scuola dell’infanzia

Un anno da ricordare e da raccontare. Regole nuove, gesti nuovi, nuovi modi di condividere, un nuovo lessico oltre il senso comune e consueto. Offri il tuo contributo alla campagna “Racconta l’infanzia al tempo della pandemia”

Ripartire. Ripensare. Responsabilità. È il titolo di un documento diffuso dal Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della scuola, di cui fanno parte associazioni professionali e sindacali (AIMC, ANDIS, CIDI, CISL SCUOLA, FLC-CGIL, FNISM, MCE, SNALS-CONFSAL, UIL SCUOLA RUA) che interviene sul tema dei rapporti umani.

Come sottolinea il Coordinamento, la pandemia “ha modificato in modo sostanziale le relazioni sociali ed educative. È stato un anno caratterizzato da incertezze, preoccupazioni e timori che docenti, famiglie, educatori, personale hanno affrontato con consapevole decisione e costante impegno, in equilibrio tra vecchie e nuove routine da conciliare in chiave educativa e non solo sanitaria”.

È stato un anno difficile che ha cambiato molte cose ma che deve essere ricordato soprattutto raccontato:

  • i bambini hanno imparato – tra tanto altro – un nuovo significato della parola “bolle”, non più sinonimo di libertà e gioco ma di limitazione e timore; della parola “mascherina”, non più gioioso travestimento ma triste e necessaria barriera ai sorrisi;
  • le famiglie, forse riscoprendo l’autentico significato dell’essere parte di una comunità educante, hanno rinnovato il loro patto di fiducia con la scuola, l’educazione e l’istruzione in tutte le sue molteplici forme, nei luoghi dove è stato possibile realizzarle;
  • insegnanti, educatori e personale tutto hanno portato il peso umano ed educativo delle restrizioni, doverose ma in contrasto con l’essenza stessa dell’esperienza educativa e della collaborazione tra colleghi e con le famiglie.

Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della Sua Scuola promuove, per rammendare un tessuto relazionale strappato dagli eventi, una narrazione nuova:

  • Che cosa ne è stato dei LEAD?
  • Come la pandemia è stata, per più di un bambino, una nuova forma di esclusione?
  • Come lo scambio professionale e la dimensione collegiale su piattaforma hanno arricchito/depauperato l’attività individuale e la condivisione?
  • Quale è stata la tenuta delle relazioni interistituzionali (gli enti locali, le ASL, i medici competenti, i referenti covid…)?
  • Quanto la scuola è stata risorsa per le famiglie?

Questi e molti altri possono essere gli ambiti oggetto di una narrazione, di un racconto collettivo.

Per rilanciare insieme una rinnovata esperienza fondata sulla accoglienza, sulla condivisione, sull’inclusione dei vissuti di ognuno, una nuova ripartenza che possa mettere a frutto quanto, in un anno, è stato attraversato.

 

 


Condividi questo articolo: