Nuovi incarichi dei dirigenti scolastici: la normativa c’è ma non viene applicata

La visione ottimistica prospettata dall’amministrazione e relativa alla nomina dei dirigenti scolastici su tutte le scuole rientranti nei parametri di legge, è naufragata in un nulla di fatto.

Con il prospetto di ripartizione regionale delle 317 immissioni in ruolo troppe scuole resteranno senza dirigenti scolastici titolari, in particolar modo nel sud del nostro paese: Sicilia, Calabria.

Una situazione paradossale si è creata in Campania in quanto molte scuole rimarranno senza un Dirigente Scolastico titolare, nonostante si potessero nominare i candidati del concorso 2011 che, con una sentenza esecutiva di inclusione a pettine nella prima graduatoria, oggi dopo 11 anni, sono ancora in attesa di una sede.

Nessuna nomina verrà effettuata sui 41 posti richiesti dal Direttore Scolastico Regionale e neanche per le 11 scuole normo dimensionate.

È necessario, per la Uil Scuola, conoscere la situazione reale delle scuole: quelle al di sopra dei 600 alunni, al di sotto dei 500 e dei 300 alunni, scuole coperte da titolarità, scuole che a settembre non avranno un dirigente scolastico, nonché l’organico dei dirigenti regione per regione.

Anche per tale motivo abbiamo reiterato la richiesta di avere il quadro complessivo delle disponibilità nelle regioni all’esito della mobilità interregionale.

Le attese dei vincitori di concorso, inseriti in graduatoria di merito, vengono disilluse.

Si sarebbe dovuta garantire, secondo il Decreto Legge n. 36, la possibilità di utilizzare per i prossimi due anni scolastici le sedi normo dimensionate temporanee (tra 500 e 600 alunni e 300-400 nelle sedi dei comuni montani) per le operazioni di mobilità e per le assunzioni dei dirigenti scolastici, senza determinare situazioni di esubero.

Invece il 60% delle sedi disponibili sono state destinate alla mobilità interregionale; il restante     40 % non verrà destinato alle assunzioni dei dirigenti scolastici a causa della mancata autorizzazione del Ministero dell’Economia e Finanze.

La posizione della UIL Scuola

Per garantire la funzionalità delle istituzioni scolastiche già dal prossimo 1 settembre era necessario assumere sin da subito i circa 230 candidati presenti nella graduatoria del concorso 2017 e i circa 40 aspiranti del concorso 2011.

Secondo la UIL Scuola tali adempimenti erano necessari non solo per non ledere il diritto degli aspiranti presenti nelle graduatorie ma per garantire un’attività di gestione proficua, coordinata e continuativa delle sedi oggi date a reggenza che rischiano invece una gestione discontinua e disomogenea che inevitabilmente si ripercuoterà sugli alunni e sul personale della scuola.

La UIL Scuola, al termine dell’incontro, manifestando totale disaccordo sulle decisioni assunte sia dal MEF che dal Ministero dell’istruzione – in questa sede rappresentato dal Direttore Serra – ha depositato una dichiarazione a verbale.

Per la UIL Scuola hanno partecipato Rosa Cirillo e Giancarlo Turi.


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