Jus soli e jus culturae: la mediazione italiana dello jus scholae

IL PUNTO NEL CORSO DEL SEMINARIO ALLA UIL 

Si è svolto presso la sede di via Lucullo un seminario di studi sullo  jus soli. Di seguito una breve sintesi del contributo di Noemi Ranieri in rappresentanza della UIL Scuola

Jus soli, jus culturale: meglio partire da uno Jus scholae.  Un diritto-dovere all’istruzione che tutti i bambini,a prescindere dalla loro provenienza e dalla loro nascita,  possano far valere per un attivo inserimento sociale.

La scuola, l’istruzione l’inclusione il successo scolastico di tantissimi studenti provenienti da famiglie i cui diritti di cittadinanza non sono pienamente riconosciuti sono esperienze che contribuiscono a rafforzare l’identità e l’appartenenza ad un paese.

Non esiste una idea di futuro condivisa e matura per i giovani , per il lavoro successiva a periodi lunghi di scolarizzazione mentre cresce la frammentazione la paura della cosiddetta sostituzione etnica (difesa della razza di orrenda memoria?) crescono insieme all’equivoco che confonde il riconoscimento di diritti acquisiti con gli sbarchi di migranti che puntano a paesi ben più solidi economicamente.

Occorre riprendere il confronto ed arrivare al più presto all’adozione della legge sul nuovo diritto di cittadinanza da fondare sul diritto delle persone ad essere riconosciute come tali, con il loro contributo allo sviluppo sociale e civile.

Appare importante in questo momento che, i principi costituzionali che hanno a riferimento la persona e la scuola,   e sono alla base  dello Jus scholae, siano tenuti fuori dallo scontro politico.

Costruire una nuova unità attraverso la lingua, l’istruzione la storia del paese in cui si vive fa si che essere italiani sia un valore diffuso e condiviso tra tutti quelli che, attraverso la scuola lo sanno rendere più grande.


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