“Bisogna coprire oltre 70 mila cattedre e non dovrà rimanere fuori nessuno”.
Fase straordinaria e graduatorie esistenti: sono i punti centrali su cui muoversi.
Dentro gli idonei del concorso 2020. Urgente far ripartire le procedure per le abilitazioni. Di fatto ferme.
Bisogna considerare nel calcolo anche i docenti idonei ai concorsie utilizzare le graduatorie esistenti, così si è espresso il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile questa mattina nel corso di un’assemblea Rsu ad Arezzo.
Mentre si parla di una fase straordinaria di reclutamento che – come più volte rivendicato dalla Uil Scuola Rua, osserva D’Aprile – dovrà prevedere lo scorrimento delle graduatorie delle supplenze già esistenti (quelle dove sono presenti docenti abilitati e i docenti specializzati sul sostegno e con 3 anni di servizio) la nostra attenzione è rivolta anche alla fase ordinaria di assunzioniche dovrà servire a coprire le oltre 70.000 cattedre vacanti e non dovrà lasciare fuori nessuno.
Bisogna infatti tenere in considerazione i candidati idonei, precari da anni, inseriti nelle graduatorie del concorso ordinario del 2020 e garantire loro l’assunzione in ruolo. Per questo occorre un provvedimento legislativo che abroghi il vincolo biennale delle graduatorie di merito, richiesta avanzata dalla Uil Scuola Rua in tutte le sedi di confronto politico e ministeriale, in modo da poter procedere negli anni con le assunzioni a tempo indeterminato anche dei docenti idonei.
Il Segretario si è soffermato anche sul nodo delle abilitazioni, un tema non più rinviabile.
Mentre la possibilità del conseguimento dell’abilitazioneall’insegnamento tarda ad arrivare D’Aprile – il concorso straordinario abilitante bandito in Gazzetta Ufficiale tre anni fa non è mai stato attuato. Di fatto si impedisce ai docenti di abilitarsi.
Con una beffa economica: a tutti i docenti e aspiranti docenti che si sono iscritti al concorso è stato chiesto un contributo di 15€. Ora – conclude D’Aprile si avvii il concorso o si restituiscano i soldi versati.