E’ la scuola che deve decidere. Con l’autonomia, la partecipazione e la condivisione

Urgente ripristinare le sedi di garanzia della libertà di insegnamento contro le continue pressioni della politica

Ancora una volta la scuola è utilizzata come terreno di scontro politico.

Pretendere di etero dirigere le attività scolastiche e educative, con questo sistema – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola in merito all’interrogazione al Ministro Fioramonti presentata dalla Lega – significa non avere a cuore il futuro di questo paese.

La scuola non è del ministro, non è del Governo, ma neanche dell’opposizione.
La scuola è una istituzione che al suo interno deve trovare le risposte alle diverse domande.
La scuola comunità autonoma deve mettere in esercizio la partecipazione e la condivisione.
Non può essere continuamente condizionata da presupposti ideologici di parte – commenta Turi.

Alla luce di queste continue pressioni, è ancora più evidente che bisogna ripristinare le sedi di garanzia della libertà di insegnamento – mette in evidenza Turi – per preservarle dal continuo condizionamento che la politica dovrebbe evitare di esercitare, in questi termini.

 


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