Concorsi, D’Aprile: “Prima si assumano tutti gli idonei, 2023 incluso. C’è ancora tempo”
Siamo da sempre contrari a nuove procedure concorsuali senza prima aver coperto tutti i posti vacanti, utilizzando tutte le graduatorie degli idonei dei concorsi precedenti, come lo straordinario e l’ordinario del 2020, e portando a esaurimento anche quelle del concorso 2023 – dichiara il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, nel giorno della prima prova scritta del concorso PNRR per i docenti.
È fondamentale in questo momento – continua il segretario – dare una risposta immediata, assumendo tutti gli idonei dei concorsi svolti negli anni passati. Anche perché riteniamo sia profondamente ingiusto aver costretto a una nuova verifica chi ha già superato con successo la selezione ma non è stato ancora assunto.
Abbiamo dimostrato come, il sistema di reclutamento fino ad oggi attuato, si sia dimostrato farraginoso e fallimentare – sottolinea D’Aprile -. Negli ultimi otto anni, a fronte di 530.965 posti autorizzati per le immissioni in ruolo, i governi che si sono succeduti ne hanno realizzati solo 261.939, pari al 49%.
Questo anche perché in questo arco di tempo non sono stati utilizzati tutti i canali di reclutamento disponibili per le assunzioni.
Trasformare l’organico di fatto in organico di diritto, assumere su tutti i posti vacanti e disponibili e garantire i diritti di chi ha già superato le selezioni, questa la soluzione.
La stabilizzazione di tutto il personale precario rappresenterebbe una inversione di tendenza significativa, che contribuirebbe alla crescita per l’intera economia del Paese, soprattutto alla luce del deferimento della Corte europea riguardo alla reiterazione dei contratti a termine, conclude.