D’Aprile: “Serve riforma globale per ridefinire la politica scolastica e formativa all’estero”

Giovedì 17 novembre si è svolto alla Farnesina l’evento conclusivo delle Giornate della Formazione Italiana nel Mondo. Si tratta del primo appuntamento istituzionale dedicato al Sistema della Formazione Italiana nel Mondo: un’opportunità di confronto e dialogo tra tutti gli attori della rete, che include le scuole e le sezioni italiane all’estero, i lettorati e i corsi di lingua e cultura italiana. 

“Accogliamo con favore e grande attenzione le espressioni dell’ Ambasciatore Terracciano nella sua presentazione delle Giornate della Formazione Italiana nel mondo, svoltesi alla  Farnesina, alla presenza dei ministri degli esteri e dell’Istruzione e del Merito  su  quanto la cultura italiana nel mondo rappresenti un vero e proprio strumento di politica estera, in sostanza il soft power italiano!

Proprio perché la richiesta di cultura italiana non ha limiti, abbiamo voluto ribadire nel recente nostro Congresso quanto il sistema della formazione italiana nel mondo, e in particolare le nostre istituzioni scolastiche e culturali, costituiscano una risorsa insostituibile sia per la promozione della lingua e della nostra  cultura, sia  per il mantenimento dell’identità culturale dei figli dei connazionali e dei cittadini di origine italiana.

Le nostre scuole nel  mondo rappresentano uno strumento di diffusione di idee, progetti e iniziative, sono un punto di riferimento nei Paesi in cui operano, non solo per sul piano culturale ma anche politico ed economico. 

Tuttavia, affinché tutto questo  non resti  una generica affermazione, ma possa  tradursi in proposte operative concrete, è necessario che cambi il quadro legislativo di riferimento, attraverso una riforma globale del settore che ridefinisca in maniera organica la politica scolastica e formativa all’estero.

Il salto di qualità che le nostre comunità nel mondo  chiedono alle istituzioni scolastiche e formative all’estero sarà possibile soltanto  se i nostri  i docenti  saranno  messi in grado  di lavorare, progettare, sperimentare insieme, in un quadro di riforma delle istituzioni sul piano legislativo e contrattuale  che preveda autonomia organizzativa e ogni possibile flessibilità secondo le realtà e le esigenze locali  con nuovi strumenti e nuove metodologie, perché le situazioni linguistiche, culturali, sociali, cambiano velocemente, i bisogni evolvono e si diversificano , richiedendo interventi sempre nuovi”.

 Giuseppe D’Aprile Segretario generale Uil Scuola Rua


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